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L'indagine

Nei guai 500 "furbetti" del Reddito: si sono intascati 3 milioni e mezzo

La Guardia di finanza è risalita al titolare di un Caf di Torino e lo ha denunciato per truffa

soldi busta

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Quasi 500 furbetti del Reddito di cittadinanza, con una truffa di 3,5 milioni allo Stato. E tutto partiva da un Caf di Torino: a scoprire e denunciare tutti, hanno pensato gli investigatori della Guardia di Finanza di Asti, che in questi giorni hanno concluso un’inchiesta partita a marzo 2022 e conclusa con la “sorpresa” di una frode per l’indebita erogazione della prestazione sociale. Per cui ora è già partita l’azione di recupero delle somme già liquidate, oltre alla procedura del blocco dei contributi richiesti ma non ancora erogati, scongiurando un ulteriore danno per oltre 1 milione di euro.

In questo anno e mezzo le Fiamme Gialle di Canelli (Asti) hanno passato al setaccio oltre mille autocertificazioni, presentate tutte presso lo stesso Caf con sede a Torino: gli autori erano tutti soggetti extracomunitari, perlopiù di nazionalità nigeriana e marocchina, uomini e donne di giovane età (intorno ai 30 anni). Molti di loro dichiaravano falsamente di soggiornare stabilmente in Italia da più di dieci anni, uno dei requisiti necessari per ricevere i soldi o sono risultati sprovvisti del previsto requisito del permesso di soggiorno di lunga durata.

Oltre ai beneficiari delle prestazioni, è stato denunciato il titolare del Caf torinese, responsabile della fase istruttoria e della trasmissione telematica delle istanze incriminate: dovrà rispondere del reato di truffa aggravata ai danni dell`Inps e dell’indebito ottenimento del Reddito di cittadinanza, visto che anche lui lo riceveva senza averne i requisiti.

Significativa la posizione di quattro dei percettori incriminati, risultati essere titolari di partita Iva ma ”evasori totali”: per anni non hanno presentato le previste dichiarazioni annuali dei redditi, omettendo di dichiarare 500mila euro di corrispettivi per lo svolgimento di attività nel settore dell’edilizia.

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