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RAPPORTI INTERNAZIONALI

Dall’Università all’aerospazio: tutti i legami di Israele con il Piemonte

Stasera la Mole di Torino si spegne in segno di lutto per le vittime del conflitto

Aerospazio, automotive, ricerca universitaria. Il mosaico di rapporti che il Piemonte ha imbastito negli ultimi anni con Israele è ricco di tasselli. «Sono decine le aziende israeliane interessate a fare business con il Piemonte» conferma il presidente del Ceipiemonte (Centro estero internazionalizzazione del Piemonte) Dario Peirone. «I rapporti sono tantissimi e partono in primo luogo dall’Università - aggiunge -. Sono tantissimi i professori a Torino fanno ricerca accademica congiunta con Israele e altrettanti gli studenti che vengono a studiare in città». Anche per favorire questi scambi è stato creato uno sportello della Regione Piemonte a Gerusalemme nel luglio del 2022.


L’accordo tra la Margalit Startup City Jerusalem e il Ceipiemonte è poi solo l’ultimo tassello di una serie di relazioni in costante crescita. «Stiamo lavorando con diverse aziende per portarle in Piemonte» fa sapere l’assessore Regione Fabrizio Ricca. Ma al momento vige riservatezza sui nomi delle imprese. «Settore aerospazio e tecnologia» fanno sapere i ben informati. Proprio per questo, probabilmente, Ricca era atteso in Israele a dicembre, subito dopo gli Aerospace & Defense Meetings che si terranno a Torino dal 28 al 30 novembre. Ora, con l’aprirsi del conflitto, le missioni rischiano di saltare. «Siamo vicini in ogni modo al popolo israeliano e appena capiremo come poterli sostenere lo faremo» commenta ancora l’assessore Ricca.

Nel frattempo, la Mole Antonelliana si spegne. L’amministrazione comunale ha infatti deciso di spegnere il simbolo della città per manifestare «solidarietà e vicinanza ad Israele dopo gli attacchi avvenuti in queste ultime ore ed esprimere forte preoccupazione per l’auspicato una pacificazione stabile tra israeliani e palestinesi».

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