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IL CASO
23 Ottobre 2023 - 19:25
Il sindaco Lo Russo presso l'ex centro migranti di via Traves
Lo Ius Scholae è realtà a Torino. Con 31 voti favorevoli, 5 contrari e 1 astenuto, il Consiglio Comunale ha approvato la delibera presentata dalla consigliera Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici - DemoS), insieme a Vincenzo Camarda (Pd) e Lorenza Patriarca (Pd) che modifica lo Statuto Comunale, introducendo il comma 6 all’articolo 7: “La Città di Torino conferisce la Cittadinanza Civica ai minori nati all'estero e residenti a Torino, non in possesso della Cittadinanza Italiana, che abbiano completato in Italia una delle due articolazioni del primo ciclo di istruzione (scuola primaria, scuola secondaria di primo grado) o il secondo ciclo di istruzione”.
"E' un atto estremamente importante, anche dal punto di vista simbolico" commenta il sindaco Stefano Lo Russo. "Speriamo che altre città possano seguire l'esempio del consiglio comunale di Torino che, ancora una volta si dimostra una città capace di accogliere e in grado di comprendere i cambiamenti profondi della società".
Un atto simbolico
"Si tratta di un atto simbolico, di pace e di civiltà amministrativa" ha spiegato Apollonio. "Vogliamo introdurre un gesto per conferire la cittadinanza civica, in assenza di una legge che impedisce a chi nasce e studia nel nostro territorio di essere considerato un cittadino a tutti gli effetti". La speranza è che la presa di posizione di Torino possa "contagiare" altre città. "Ogni gesto di inclusione è utile" commenta Alice Ravinale (Sinsitra Ecologista). "Si sperava che il Parlamento approvasse qualcosa, ma dopo dieci anni devo constatare che nulla è stato fatto" sottolinea Silvio Viale +Europa & Radicali. "I meccanismi della costituzione democratica sono costruiti per essere adoperati non dal gregge dei sudditi inerti, ma dal popolo dei cittadini responsabili e trasformare i sudditi in cittadini è miracolo che solo la scuola può compiere" ha ricordato il Capogruppo dei Moderati in Comune Simone Fissolo durante la discussione in Consiglio.
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No alla "cittadinanza facile"
La delicare viene bollata come "demagogica" dal consigliere del Carroccio Giuseppe Catizone (Lega). "Non serve la cittadinanza facile" commenta e invita a non creare dei "ghetti" nelle scuole. La considera una mera provocazione anche Giovanni Crosetto di Fratelli d'Italia, mentre Torino Bellissima, nella persona di Pietro Abruzzese, vota a favore.
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