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La denuncia del sindacato

Agente rischia la paralisi dopo lo schiaffo di un detenuto

Ora i poliziotti del carcere minacciano di scendere in piazza

Agente rischia la paralisi dopo lo schiaffo di un detenuto

Ancora un'aggressione ieri sera nel carcere torinese delle Vallette, la 38esima del 2023: lo riferisce in una nota il sindacato autonomo Osapp, che ora va all'attacco: «Quest'anno siamo a 39 agenti feriti e nessuno fa nulla».

Ieri sera, intorno alle 20, un detenuto straniero ha sferrato uno schiaffo al volto dell'agente di servizio, facendolo rovinare a terra. Una botta talmente violenta che ha costretto il ferito a essere portato in ospedale, dove gli è stata riscontrata la frattura di una vertebra e ora dovrà portare un busto ortopedico per 90 giorni: «Ha rischiato di rimanere paralizzato» tuonano i colleghi, che raccontano come l'autore dell'aggressione abbia più volte danneggiato le celle. E che ora minacciano di scendere in piazza e manifestare fino a quando non verranno ascoltati dai vertici dell'amministrazione penitenziaria. 

Sull'episodio interviene Leo Beneduci, segretario Generale dell'Osapp, ricordando che «da tempo il sindacato segnala le numerosissime aggressioni e la preoccupante e drammatica situazione del sovraffollamento della Casa circondariale di Torino». Infatti, a fronte di una capienza stabilita di 1023 detenuti, a oggi ce ne sono 1369. Un sovraffollamento del 33,82%.

«Questa carenza di spazi sta provocando una grave e preoccupante situazione interna, nonostante il personale di polizia penitenziaria si stia impegnando senza sosta per svolgere carichi di lavoro esorbitanti e che allo stato non ha registrato sosta alcuna» aggiunge Beneduci. Che conclude: «Il vertice dell'amministrazione regionale sembra non considerare questa grave situazione di sovraffollamento. Infatti nell'istituto rena la confusione e nemmeno i grandi esperti, chiamati per arginare le aggressioni, hanno migliorato la gestione degli eventi critici».

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