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IL BORGHESE

Sinner, il nostro portabandiera alle Atp Finals

Con la sua simpatia e disponibilità ha conquistato Torino: da oggi si comincia a fare sul serio al Pala Alpitour: reggerà la pressione?

Finora era stato quasi come il Mondiale di calcio in Russia prima e in Qatar poi, entrambi giocati senza l’Italia. Il primo anno delle Nitto Atp Finals, con Berrettini a mezzo servizio (ritiratosi per infortunio), il secondo anno senza nessun azzurro in campo... Per i tifosi italiani è stato quasi frustrante fare il tifo per il Messi o il Ronaldo di turno, per Djokovic o per Nadal, con tutto il rispetto che meritano questi campioni. Quest’anno, però, sarà tutto diverso. E lo si percepisce già dall’aria che si respira in città da qualche giorno: ovunque è andato, ovunque è stato, sia per ragioni di sponsor sia per ragioni di natura solidale (ha fatto visita al centro anti-tumori di Candiolo), Jannik Sinner, spilungone, riccioluto di 22 anni, ha raccolto consensi, sorrisi, generato entusiasmo tra la popolazione e tra gli appassionati.

Dice di essere positivamente emozionato, Jannik: oggi scioglierà il ghiaccio aprendo le danze delle sfide incrociate tra i magnifici 8. Il montepremi totale si aggira attorno ai 15 milioni di euro. Al vincitore ne andranno quasi 5 se vincerà tutti i match. Si comincia, dicevamo, e sarà subito un tuffo nelle emozioni, quando attorno alle 14.30 scenderà in campo al Pala Alpitour gremito in ogni ordine di posto per il battesimo del 22enne numero 4 al mondo: che sia Tsitsipas (alle prese con il fastidio al solito gomito; la sua presenza è a forte rischio) o Hubert Hurkacz (eventuale riserva), poco importa: il tifo sarà tutto per lui. Il beniamino di casa sfrutterà la spinta del pubblico? Intanto i favori del pronostico sono tutti per il numero 1 Novak Djokovic, la cui vittoria finale è quotata a 2,5 dai bookmakers; segue Carlos Alcaraz a 3,75, Daniil Medvedev a 4,5 fino ad arrivare a Jannik Sinner dato a 5,5. Fisico, tanto, e soprattutto testa: questo conterà molto.


Torino, agli 8, piace più di Londra perché le distanze da ricoprire sono minori, perché la città della Mole è più a misura d’uomo, pardon, di campione. Lo dimostrano Djokovic e Medvedev, che come dei vecchi amici, a distanza di un anno, ritornano a cenare negli stessi posti o vanno alla scoperta di nuovi: è successo a Djokovic - impegnato stasera nel secondo match di giornata contro il danese Rune; ieri allo Stadium per Juve-Cagliari - che ha assaggiato la cucina del Soul Kitchen di via Santa Giulia 2, dove ha ordinato carbonade (rigorosamente veg), porro e tartufo. E sempre a base di tartufo è stata la cena del russo Medvedev che un anno dopo ha deciso di tornare subito al ristorante “Al Gufo Bianco” di corso Dante. Sinner e il suo team invece hanno scelto il ristorante Vittoria, a pochi passi dall’hotel Principi di Piemonte. Infine è stato inaugurato il Fan Village di fronte al Pala Alpitour: la struttura quest’anno è triplicata con 8000 metri quadri per 26 stand, 14 offerte di cibo, un palco e 4 campi polifunzionali. Felice il sindaco Lo Russo: «E da italiano - ha detto - sono orgoglioso di avere un campione italiano qui, quindi facciamo tutti il tifo per Sinner». Il numero 1 di Atp, Gaudenzi ha sottolineato il clima fantastico: «L’accoglienza della gente è una cosa che hanno rimarcato anche i giocatori in conferenza stampa e questo fa la differenza». È tutto pronto, che i giochi abbiano inizio.

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