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IL CASO

Impossibile il recupero della Cascina Airale. «Resterà ai pusher»

L’edificio del parco della Colletta è ormai ridotto a un rudere

Cascina Airale

Cascina Airale si trova nel parco della Colletta

Futuro grigio per la cascina Airale del parco della Colletta, patrimonio culturale della Città di Torino presente sul territorio da più di 400 anni, ormai ridotta a un rudere e utilizzata come rifugio da spacciatori e senzatetto.

Negli ultimi mesi, a seguito delle richieste del consigliere comunale del gruppo misto Giuseppe Iannò, l’amministrazione aveva preso in considerazione la cessione della struttura per riportarla al suo antico splendore, ma le valutazioni si sono concluse con un nulla di fatto. «La cascina Airale si trova ora in condizioni di estremo degrado, e al passaggio del tempo hanno resistito solo alcune mura perimetrali e altre piccole porzioni del fabbricato - ha spiegato la vicesindaca Michela Favaro nell’ultimo Consiglio comunale -, tali manufatti, inoltre, sono riconosciuti come patrimonio culturale della Città, e di conseguenza non possono essere utilizzati da enti terzi per dare il via alle eventuali operazioni di valorizzazione che ne giustificherebbero i costi di ristrutturazione».

In breve, l’edificio è ormai composto per lo più da macerie, e i costi di riparazione sono troppo elevati per risultare giustificabili sia dal Comune che da eventuali associazioni interessate a ottenerlo in concessione, visto che gli impieghi possibili sarebbero molto limitati. «Una risposta deludente che praticamente sancisce l’abbandono di una struttura storica, già assediata da prostitute e spacciatori - commenta Iannò - la cascina si trova in una posizione strategica e dal grande potenziale, all’interno del parco della Colletta, e dispiace vedere che l’amministrazione non provi a cercare soluzioni alternative per restituirla ai cittadini».

Futuro grigio, dunque, per una struttura che molto probabilmente continuerà a essere abbandonata a sé stessa, anche se il consigliere Iannò non intende gettare la spugna: «Interverrò con altre mozioni nelle Commissioni competenti, dobbiamo fare il possibile per salvare dal degrado un luogo di grande importanza».

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