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Il fatto

Dopo 6 anni di chiusura ora l’anagrafe può riaprire 2 giorni alla settimana

Centro civico e Comune al lavoro per il 2024: ecco cosa è previsto per il futuro

Anagrafe

L'anagrafe di via Nizza

E’ chiusa da sei lunghi anni eppure, finalmente, qualcosa si sta muovendo. L’anagrafe di via Nizza potrebbe tornare ad accogliere i cittadini del quartiere: l’obiettivo della Circoscrizione 8 e del Comune di Torino è riaprirla con l’anno nuovo. «Abbiamo già fatto due sopralluoghi, uno con i tecnici e uno più politico» ha spiegato, fiducioso, il presidente del centro civico, Massimiliano Miano.

All’inizio, se tutto andrà per il verso giusto, si tratterà di un’apertura parziale: appena due giorni su cinque. Meglio che niente, visti i recenti periodi di magra. Poi in un secondo tempo, con personale sufficiente in servizio, si passerà al canonico cinque giorni su sette. Un affare per tutti, verrebbe da dire: per i negozianti e anche per il mercato rionale di corso Spezia.

«I servizi di prossimità sono fondamentali per far funzionare bene la vita di un quartiere - continua Miano -. Ambulatori, uffici anagrafici e postali, sportelli bancomat, rientrano nella quotidianità. Peccato che le chiusure, in passato dettate anche dal Covid oltre che dai programmi delle aziende, abbiano gettato interi borghi nel panico. Ma per via Nizza le cose dovrebbero cambiare». Se lo augurano anche i residenti di zona Lingotto e Nizza Millefonti che più volte hanno protestato, chiedendo provvedimenti. «L’anagrafe di via Nizza è fondamentale - spiegano -. Non possiamo, ogni volta, recarci con il bus fino in corso Corsica».

Sirene positive, anche in grado di far dimenticare il periodo buio. Come la caduta dei calcinacci dall’edificio che fa angolo con via Thonon. Per questo il marciapiede, lo scorso agosto, è stato parzialmente delimitato al traffico, per evitare che qualcuno (inavvertitamente) si faccia male nel transito.

 

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