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Il progetto

Piazza Baldissera tra semafori e tram, ecco quando partiranno gli attesi cantieri

Rotaie per la linea 10 in mezzo alla rotonda. I lavori dureranno un anno

Piazza Baldissera

Piazza Baldissera in tilt

Un cantiere lungo un anno intero, che di fatto cancellerà la piazza più discussa della Città con la posa di sei semafori intelligenti. Impianto semaforico che dovrebbe snellire, una volta per tutte, il traffico di piazza Baldissera. Nodi di una matassa che attende di essere sciolta da più di dieci anni e che ha scelto di provare a districare la Giunta Lo Russo, inserendo i lavori nel programma delle opere pubbliche con un finanziamento complessivo di 7 milioni e 500mila euro. Copertura finanziaria «tutta garantita», come ha sottolineato l’assessora alla Viabilità Chiara Foglietta.

I 7 milioni a disposizione delle casse comunali si suddividono in 4milioni e 500mila euro stanziati dalla Città e 3milioni di euro derivanti da fondi europei Pon Metro Plus. «Fondi – ha commentato il coordinatore alla Mobilità della Circoscrizione 5 Bruno Francavilla – che consento di cercare di risolvere al meglio il problema attuale». Il piano è in attesa del progetto di fattibilità, che sarà avviato nel febbraio del prossimo anno e al quale seguiranno la conferenza dei servizi e il progetto esecutivo. Un iter burocratico che permetterà l’avvio del cantiere nel gennaio del 2025. Un’area di lavoro che insisterà sulla Cinque – interessando anche le vicine 4, 6 e 7 – per 12 mesi.

Trecentosessantacinque giorni di lavori che non riguarderanno solo la sistemazione superficiale dei semafori smart – che garantiscono priorità al trasporto pubblico locale –, ma anche la posa delle rotaie del tram 10. Il ritorno della linea nella sua vecchia predisposizione è «fondamentale» per il consigliere leghista Luigi Borelli. «Sono soddisfatto che l’opera sia finanziata – ha detto Borelli –. Speriamo che questo intervento riesca a risolvere parzialmente il problema del traffico». «Ne vedremo la funzionalità – ha aggiunto –, anche se è inutile ribadire che avremmo preferito il sottopasso».

Chiesto dai cittadini, l’idea di un tunnel è stata accantonata non solo per una questione economica (si stima un costo attuale di 70 milioni di euro), «ma anche di progettazione» ha chiarito l’assessora. Servirebbero 36 mesi «tra progetto e cantiere – ha proseguito Foglietta –, che sarebbe troppo impattante per un quartiere che ha già sofferto troppo per i lavori in corso Grosseto».

Le aree di cantiere impattano negativamente sulle casse dei commercianti. Per questo sono già stati previsti degli sgravi fiscali. In previsione dei lavori, che inizieranno all’interno della rotonda, si sta ragionando su una viabilità alternativa. «L’impegno per rispettare i tempi è massimo – ha concluso l’assessora –. Abbiamo adesso la responsabilità di migliorare la tempistica di attraversamento, che potrebbe abbattersi fino al 70%».

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