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Il caso

Scala mobile ferma da 23 mesi: un guaio per i disabili

Botta e risposta tra Maccanti e l'assessora Foglietta

Fermata Paradizo

La fermata Paradiso

Per i cittadini portatori di disabilità, muoversi a Torino con i mezzi pubblici può essere complicato. Un tema sentito in Sala Rossa, dove la consigliera della Lega Elena Maccanti ha ricordato l’impossibilità di utilizzare la scala mobile della fermata metropolitana Paradiso, «ferma orma da 23 mesi».

Una stazione che resta un cantiere dopo l’acquazzone dello scorso febbraio. Lo stato di avanzamento dei lavori consente l’utilizzo della linea in piena sicurezza, ma le scale mobili che collegano atrio e banchina non sono utilizzabili. Per le persone con disabilità visiva, Gtt suggerisce di salire in testa o in coda ai treni.

«Così non va – ha incalzato Maccanti – la Città è pericolosa per le persone portatrici di disabilità. Serve attivare un tavolo interassessorile per rispondere alle esigenze dei cittadini». Chiamati in causa l’assessore alle Politiche Sociali Jacopo Rosatelli e l’assessora alla Mobilità Chiara Foglietta, che risponde alla consigliera leghista.

«Tutte le stazioni sono dotate di percorsi tattili, segnaletica in braille, annunci vocali e segnali acustici ai tornelli», ha spiegato Foglietta che si dice «attenta alla tematica dell’accessibilità». «Le associazioni segnalano nulla al di là della banchina di accesso, cerchiamo di fare un importante lavoro al di fuori e non solo in prossimità di uscite ed ingressi».

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