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LA BUONA SANITA'

Una telefonata gli salva la vita: «In 500 hanno il mio numero»

Il caso al Mauriziano di Torino. Tutto merito del Case Manager

Stefano Gianolio

Stefano Gianolio

Una telefonata può fare la differenza tra la vita e la morte di un paziente. E l’ha fatta. È successo a Torino dove un uomo di 66 anni - o meglio, sua moglie - ha chiamato il numero della “Help Line” dell’ospedale Mauriziano, allarmata dai forti dolori addominali del marito, che era reduce da una colecistectomia. Dall’altro capo del telefono (fortunatamente) c’era Stefano Gianolio, infermiere di professione e, da anni ormai, impegnato in questo servizio di assistenza a distanza per i pazienti come Case Manager dell’ospedale Mauriziano. Dopo una serie di domande specifiche Stefano ha capito che si trattava di una cardiopatia che avrebbe potuto avere anche gravi conseguenze. «Il dolore si irradiava dal torace al braccio e fino alla mandibola» racconta. «A quel punto, gli ho consigliato di andare subito in pronto soccorso. Lì i miei colleghi hanno fatto il resto in modo eccellente». L’uomo è stato sottoposto “con successo” a una coronografia. Evitando conseguenze più gravi che avrebbero potuto verificarsi se non si fosse intervenuti in tempo.

L’episodio risale ad alcune settimane fa e «dimostra l’efficacia della nuova figura sanitaria del Case Manager» sottolineano dal Mauriziano. Si tratta di un modello di presa in cura personalizzato e continuativo del paziente. «Ho in cura circa 500 pazienti all’anno e tutti hanno il mio numero a vita» racconta ancora Stefano e non nasconde che durante l’orario di lavoro il suo cellulare «è sempre caldo».

L’obiettivo del progetto, attivo dal 2020, è quello di responsabilizzare i pazienti nel mettere in pratica dei comportamenti virtuosi in seguito agli interventi. «Questa storia è la più eclatante dell’ultimo periodo, ma non è certo l’unica» conclude Stefano. «Per me i pazienti non sono solo dei numeri. Anche l’intuizione clinica giusta al momento giusto non deriva dal caso, ma dalla casistica. Vale a dire che più pazienti segui e più la capacità di prendere decisioni si acuisce». Maggiore è quindi la probabilità di salvare delle vite.

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