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Il reportage

Piste da pattinaggio e campetti ai box, quei poli sportivi in cerca di futuro

Pavimentazioni non idonee e piastre sottoposte alle intemperie. Serve un piano di manutenzione

La piastra di piazza Zara

La piastra di piazza Zara

Delle aree sportive gratuite sparse per Torino ed adibite agli sport outdoor, quante possono dire di essere utilizzabili per lo scopo per cui nascono? È la domanda che si è posto il capogruppo dei Moderati Simone Fissolo, a valle dei sopralluoghi effettuati assieme ad uffici e società di pattinaggio presso due delle piastre per pattinaggio del territorio urbano: quella di via Tofane, di fronte all’ospedale Martini, e quella presente nel parco Carrara - utilizzata in realtà anche come campo da basket.

Ciò che è emerso è in entrambi i casi una pavimentazione non idonea e fatiscente, che rende, di fatto, impraticabile e pericoloso il pattinaggio a rotelle. Un sopralluogo che ha innescato, quindi, la richiesta di redigere un piano di manutenzione dettagliato per ogni piastra polivalente della città - includendo, così, anche quelle nate per praticare altri sport - e definire le azioni necessarie alla loro messa in sicurezza, ma soprattutto ad una loro continuata manutenzione, la cui costanza è essenziale. Già, perché la sostenibilità economica nel tempo di questi luoghi «è una grossa sfida per i bilanci comunali - per quel che riguarda la manutenzione straordinaria - e delle circoscrizioni - per quella ordinaria», ammette l’assessore allo Sport Domenico Carretta.

La proposta è, così, quella di ricorrere al partenariato tra ente pubblico e privati, stimolando la realizzazione di nuovi progetti ed il coinvolgimento delle associazioni locali, di cui esempio virtuoso è sicuramente il meneghino parco Bam: «un progetto che oltre a riqualificare la zona di Porta Nuova ha valorizzato lo spazio verde pubblico offrendo ai cittadini la possibilità di assistere a concerti e manifestazioni sportive», ha sostenuto ancora Fissolo. Alle sue parole fanno eco gli appelli delle associazioni sportive cittadine, che chiedono di investire per la città e fare sì che queste aree possano essere teatro di eventi pubblici e manifestazioni sportive in modo da promuovere uno stile di vita attivo e la città di Torino come polo di aggregazione sportiva. Molte di queste si trovano alla 8.

«Sono piastre inclusive che offrono una grande opportunità di svago e tempo libero ai nostri ragazzi - spiega i presidente, Massimiliano Miano -. Alcune di queste, necessitano da tempo di importanti lavori di manutenzione straordinaria che permettano una fruibilità sicura e agevole. Auspico che in questa consiliatura si possa intervenire radicalmente su ciascuna di esse».

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