Cerca

Lo scandalo del pandoro

Chiara Ferragni nel panico, arriva una seconda mazzata

L'influencer da un consulente per salvare la propria immagine. Intanto, lei e la Balocco sono indagate anche a Cuneo

Chiara Ferragni nel panico, arriva una seconda mazzata

La sua "magia" di influencer non funziona più e allora Chiara Ferragni si rivolge a professionisti della crisi d'immagine: troppo grave la crisi dei follower, il calo delle interazioni sui social suoi e del marito Fedez - nell'ultimo mese lei ha perso 210 mila followers, mentre Fedez circa 119 mila, secondo Socialdata Ferragni fa registrare -20 milioni di interazioni, Fedez -3 milioni -, cui aggiungere la fuga dei partner commerciali, da Coca Cola a Safilo e altri. Davanti a lei c'è lo spettro di una crisi profonda e, non potendo aggiustare tutto con la sua strategia social di foto di famiglia, sceglie di rivolgersi ai professionisti dei disastri. Nel frattempo, però, una seconda Procura della Repubblica ha iscritto lei e l'amministratrice delegata della Balocco nel registro degli indagati.

I professionisti cui si è rivolta Chiara Ferragni, travolta dal cosiddetto "Pandoro gate" fanno parte della Community reputation advisers", un gruppo multidisciplinare specializzato proprio nel reputation managament, articolato in società e divisioni che si occupano di comunicazione strategica, digitale, media training, public speaking, affari pubblici, studi e ricerche. Sul loro sito dicono che "La costituzione della reputazione è il punto di arrivo di un percorso che parte dalla comprensione della situazione del cliente in rapporto allo scenario di riferimento e si articola nella individuazione degli obiettivi di reputazione, della scelta della strategia e degli strumenti necessari per raggiungerli". Nel loro curriculum, le crisi Parmalat, Ilva, Standard & Poor's, ma anche il crollo del ponte Morandi. L'amministratore delegato è Auro Palomba, ex giornalista economico che con Maurizio Costanzo e Alessandro Benetton, nel 1999, fondò la Maurizio Costanzo Comunicazione.

Nel frattempo si è appreso che anche la Procura di Cuneo, che già aveva un fascicolo aperto ma senza indagati, ha iscritto i nomi di Chiara Ferragni e di Alessandra Balocco nel registro degli indagati, con l'accusa di truffa aggravata. E adesso ci sarà un confronto tra le due Procure per dirimere la questione della competenza. Le società di Ferragni, infatti, hanno sede nel capoluogo lombardo, mentre la Balocco in provincia di Cuneo. Occorre capire dove è stato commesso l'eventuale reato.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.