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Il progetto

Le scuole “car free” che cambiano volto alla città di Torino

Marciapiedi, panchine, alberelli: in quattro anni approvati 56 progetti

scuole car free

La scuola di via Ada Negri

Nuove panchine, aiuole verdi e alberelli, marciapiedi più ampi davanti agli ingressi e pavimentazione drenante. Sono queste alcune delle caratteristiche delle nuove scuole “car free”, un progetto di zona scolastica che ha preso sempre più piede a Torino, tanto che in quattro anni sono stati portati avanti 56 progetti.

Alcuni dei quali, in verità, di prossima realizzazione. Su otto istituti grava un finanziamento con fondi React-eu (la San Francesco di via Verdi o la Alberti di via Tolmino), sei sono sotto il progetto Valdocco Vivibile mentre l’istituto King di corso Francia risulta da inserire tra i cantieri del futuro. Per altre tre nuove scuole, invece, si agirà con un finanziamento del Pnrr. Parliamo di via Santhià 76, di via Verolengo 29 dove è prevista la realizzazione di un nuovo polo dell’infanzia, e di via Pietro Giuria angolo corso Massimo.

La Alberti di via Tolmino

Il record della 7

Ben 12 scuole car free si trovano in Circoscrizione 7 (quasi una su cinque). Come la De Amicis di corso Regina o il plesso scolastico Chagall di corso Emilia. Tra le storiche (2014) ecco via Buniva e via Vezzolano «a cui poi pian piano - spiega il presidente, Luca Deri -, se ne sono aggiunte altre dieci». Alla 4 spiccano la Gambaro di via Talucchi e la Gastaldi di via Capua.

Via Valenza

Dalla Peyron alla Bay

Sono otto le scuole car free presenti nella Circoscrizione 8. Le scuole dove il passaggio delle auto è interdetto negli orari di ingresso ed uscita degli alunni, o in alcuni casi dove è del tutto proibito il transito, sono la scuola Vittorino da Feltre di via Finalmarina, la scuola Peyron di via Valenza e l’asilo le Pratoline di via Lugaro, la scuola Bay di via Principe Tommaso e la Silvio Pellico di corso Dante, la scuola Regina Margherita di via Caluso e le scuole di via Sidoli e via Lodovica. Su via Valenza, all’angolo con via Ventimiglia è stato allargato lo spazio dedicato al marciapiede e sono state abbattute le barriere architettoniche, mettendo in prossimità dell’attraversamento pedonale dei salvagente.

La Munari di via Rovereto

Periferie da rivedere

Non tutte le zone sono ben coperte. Per esempio nella macro area di Mirafiori Sud contiamo giusto via Sidoli e via Coggiola. O via Romita se ci spingiamo verso nord. Stesso fattore all’estremo nord. A Falchera c’è via degli Abeti e a Rebaudengo via Cavagnolo (oltre a via Colonna). Mentre risulta abbastanza sguarnita la zona di Regio Parco, Barca e Bertolla.

Cos'è una scuola car free?

Il termine "scuola car free" si riferisce a un'area intorno a una scuola in cui l'accesso e l'uso di veicoli a motore, in particolare automobili, sono limitati o vietati durante determinati periodi della giornata o della settimana. L'obiettivo principale di un'iniziativa "car free" è promuovere un ambiente più sicuro, sostenibile e salutare attorno alle scuole, riducendo il traffico veicolare nelle vicinanze durante gli orari di ingresso e uscita degli studenti.

Questa iniziativa può essere parte di un approccio più ampio per migliorare la sicurezza stradale, ridurre l'inquinamento atmosferico e promuovere uno stile di vita attivo tra gli studenti. Spesso, le scuole car free incoraggiano gli studenti a utilizzare alternative sostenibili, come camminare, andare in bicicletta o utilizzare i mezzi pubblici per raggiungere la scuola, contribuendo così a ridurre l'impatto ambientale e migliorare la salute della comunità scolastica

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