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LA POLITICA
29 Gennaio 2024 - 07:20
Il Piemonte verso il voto
L’election day è fissato. Si vota l’8 e il 9 giugno per europee, amministrative e in qualche caso anche per regionali, come nel nostro Piemonte, dove sono chiamati al voto tre milioni e 600mila elettori. Il consiglio dei ministri della scorsa settimana ha stabilito due giorni di seggi aperti per permettere al maggior numero possibile di persone di andare a votare. Rispetto al passato però i seggi si aprono nel fine settimana e non di lunedì, per evitare un giorno ulteriore di chiusura delle scuole.
Comuni al voto
Saranno 3.701 i comuni che andranno al voto, per un totale di quasi 17 milioni di elettori in tutta Italia. Tra questi ci sono 27 capoluoghi di provincia: Bari, Cagliari, Campobasso, Firenze, Perugia e Potenza, per citarne alcuni Nel dettaglio, in Piemonte, andranno al voto 800 Comuni, di cui 18 sopra i 15mila abitanti. Tra questi: Chieri, Collegno, Giaveno, Leinì, Piossasco, Rivoli, Settimo Torinese e Vinovo.
Limite dei mandati per i sindaci
Per questa tornata elettorale, viene meno il limite dei mandati per i sindaci dei Comuni con meno di 5mila abitanti; mentre per i primi cittadini di Comuni tra 5mila e 15mila abitanti il limite è portato a tre consecutivi, secondo quanto stabilito dal consiglio dei ministri.
Chi lavora nei seggi
Dovrebbe inoltre aumentare il compenso per chi partecipa ai lavori dei seggi. «Questo perché si sta registrando un’attrattività sempre minore» per l’attività di addetto ai seggi, con una «scarsa partecipazione cui siamo spesso costretti a porre rimedio con provvedimenti d’urgenza negli ultimi giorni» ha spiegato nei giorni scorsi il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
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Alleanze fragili
Mentre la macchina elettorale scalda i motori, proseguono le prove di alleanza tra i partiti in vista delle regionali. Se per il centrodestra tutto sembra convergere per una ricandidatura di Alberto Cirio alla guida della coalizione, nel campo del centrosinistra si fatica ancora a delineare il perimetro dell’alleanza.
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Dopo tre incontri fiume a confrontarsi sui temi, Pd e M5s, hanno rimandato “a data da destinarsi” il tavolo di confronto. L’ordine di scuderia dai nazionali è quello di prendere tempo, ma nel frattempo tra i pentastellati trapelano nomi di possibili candidati per correre da soli. E così si fa strada il profilo Susy Matrisciano, ex deputata e Coordinatrice nazionale enti locali del Movimento. Il suo (al momento) pare il nome più quotato per una candidatura in solitaria, ma c’è anche chi guarda verso la capogruppo e coordinatrice regionale dei pentastellati Sarah Disabato, in prima linea durante le trattative con il segretario del Pd Mimmo Rossi, che - dal canto suo - si prepara ad avviare una serie di consultazioni con i vertici del partito in Piemonte.
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Il tempo stringe e pare che anche il banco delle primarie sia saltato. Si passerà direttamente dall’assemblea. Aspetta ai box il “golden boy” del Pd Daniele Valle. E intanto i suoi manifesti sono già apparsi in via Garibaldi. E Chiara Gribaudo? Si “accontenterà” di correre per uno scranno a Bruxelles?
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