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Lavoro & Finanza

I due mondi dei lavoratori di Exor: per Mirafiori solo cassa, a Iveco e CNH premi in busta paga

Mentre l'Anfia annuncia una nuova flessione dell'indice di produzione dell'automotive

I due mondi dei lavoratori di Exor: per Mirafiori solo cassa, a Iveco e CNH premi in busta paga

I lavoratori dell'auto in cassa integrazione, quelli di trattori e camion ricevono il premio di produzione. Le due facce della galassia Exor, cui appartengono sia Stellantis sia Iveco e Cnh. E con prospettive che, per i diversi rami, sembrano veramente essere distanti fra loro come due mondi.

Il premio di produzione di Iveco Group è stato annunciato con una nota del Gruppo. I 14mila dipendenti troveranno nella busta paga di febbraio un premio di risultato di importo medio di mille euro lordi. I valori del premio - spiega l'azienda - sono commisurati alle performance realizzate da ogni singola unità produttiva nel corso del 2023, calcolate sulla base di indicatori finalizzati a valorizzare il contributo dei dipendenti al raggiungimento degli obiettivi di competitività e redditività dell'azienda. E Iveco, ieri, ha chiuso con un +7% a Piazza Affari.

Quindi, a seguito dei risultati raggiunti in termini di produttività, rispetto dei tempi di consegna e qualità del prodotto, tutti i siti produttivi del gruppo - Torino motori e Torino drivelines, Brescia veicoli commerciali e Brescia mezzi speciali, Bolzano e Vittorio Veneto, Piacenza, Suzzara e Foggia - e anche il personale non appartenente a uno stabilimento, riceveranno il premio.

L'altro giorno, è stata invece CNH, da poco spostata dalla Borsa di Milano a quella di New York, a comunicare la buona notizia ai propri dipendenti. Il premio di risultato per tutti i dipendenti della sede di Torino e degli altri stabilimenti a Lecce, Jesi e ha importi lordi medi compresi tra 1.130 e 2.070 euro

La situazione di Mirafiori è invece ben nota: sette settimane di cassa integrazione in arrivo da lunedì 12 e fino al 30 marzo, stop alla produzione del Maserati Levante dal 31 marzo. E in questo scenario si inserisce l'indice di produzione dell'automotive che continua a scendere.

Lo rivela l'Anfia, l'associazione dei fabbricanti, dicendo che  dicembre l'indice della produzione automotive italiana ha accusato un'altra flessione, pari a -8,8%, complice il forte decremento del 32,2% registrato, secondo i dati preliminari dell'Anfia, dalla produzione di autovetture, che, tuttavia, chiude il 2023 con una variazione positiva del 14,5% rispetto al 2022 per un totale di circa 541mila unità prodotte.

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