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Il caso

Le case Atc tra rifiuti e abusivi: «Qui l’illegalità regna sovrana»

Le segnalazioni degli inquilini: «Non si può vivere sempre nella paura»

La situazione del cortile di via Aosta

La situazione del cortile di via Aosta

Cantine ostaggio della delinquenza, reati, atti vandalici, rifiuti lanciati dalle finestre o abbandonati dove capita e tensioni ormai all’ordine del giorno. La difficile, e quasi impossibile, convivenza tra le famiglie regolari delle case popolari e gli abusivi sembra sempre sul punto di esplodere.

L’ultimo segnale d’allarme arriva da via Aosta e via Camino, quartiere Aurora, dove gli inquilini sono tornati a chiedere aiuto alle forze dell’ordine e all’amministrazione comunale. «Basta vedere le condizioni del cortile - racconta una residente che preferisce rimanere nell’anonimato -. Noi siamo invasi dalla spazzatura, dal degrado. Con persone anziane e bambini vittime dell’immobilismo, non è davvero tollerabile». Eppure da queste parti gli sgomberi sono ancora una chimera. Per ora gli unici blitz a Torino hanno riguardato via Sospello e via Scarsellini. «Ma via Aosta non è da meno, qui si vive nella paura».

La situazione

In via Aosta 31 ci sono due condomini composti complessivamente da 99 alloggi alloggi, di cui 37 di proprietà della Città di Torino, assegnati a inquilini Atc, e 62 di proprietari privati. Gli alloggi occupati abusivamente sono 8. Non pochi. Il complesso non è amministrato da Atc ma da studi privati, a cui fa capo la pulizia e manutenzione delle parti comuni. «È evidente a tutti - afferma il presidente Atc Emilio Bolla -, che il degrado e la mancanza di rispetto per le norme fondamentali della convivenza civile, alimentati dalle occupazioni abusive, rappresentano un problema. Ci appelliamo nuovamente alle autorità competenti, sollecitando interventi per il ritorno della legalità».

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