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Mirafiori non sarà più Fiat? Arriva la "500 cinese"

Con Leapmotor 150mila vetture elettriche low cost all'anno. Le reazioni dei sindacati

Mirafiori non sarà più Fiat? Arriva la "Panda cinese"

Mirafiori ha ancora un futuro. Parola di Carlos Tavares, ceo di Stellantis, che nei giorni scorsi, a commento dei risultati d'esercizio del Gruppo, ha affrontato ancora una volta il tema degli stabilimenti italiani, quegli stessi che lui - nel confronto con il governo - aveva definito a forte rischio di tagli. Ma il futuro di Mirafiori potrebbe essere clamorosamente slegato dalla Fiat, per divenire una fabbrica di autovetture cinesi. Vediamo nel dettaglio.

Al momento a Mirafiori si producono la Fiat 500e, oltre alle Maserati Levante che però dal 31 marzo uscirà di produzione e alle nuove Gran Turismo e Gran Cabrio. Volumi al momento insufficienti per garantire la piena occupazione - o almeno così lasciano intendere le azioni mostrate finora dal Gruppo -, tanto che in questi giorni lo stabilimento affronta la cassa integrazione a rotazione per i 2.400 lavoratori delle carrozzerie.

L'anno appena chiuso ha visto Mirafiori mancare - non per colpa dei lavoratori - l'obiettivo di oltre 100mila vetture prodotte, in particolare 500, e sia da sindacati sia da mondo industriale arrivano pressanti richieste per portare a Torino un nuovo modello. Dal 2027 potrebbe essere la Lancia Ypsilon, al momento prodotta in Spagna, ma molto più in fretta potrebbe arrivare un'auto cinese marchiata Leapmotor.

Leapmotor è partner di Stellantis da pochi mesi, una soluzione adottata per la penetrazione nel mercato cinese - con minori costi di produzione - e il piano finanziario prevede l'acquisizione da parte di Stellantis del 21% di Leapmotor per 1,5 miliardi di euro, con creazione di una divisione europea marchiata Leapmotor Internazional con sede in Olanda.

Tavares nei giorni scorsi non ha escluso la possibilità che Leapmotor venga a produrre in Italia "se ci fosse un business case adeguato". Adesso il sito Automotive News rivela che la Casa cinese, specializzata nei veicoli elettrici a basso costo, potrebbe costruire nello storico stabilimento di Torino 150mila veicoli elettrici a basso costo all'anno, che sarebbero venduti dai concessionari europei di Stellantis. 

In particolare, da tenere d'occhio la T03, praticamente un clone di Panda e 500. Altro dettaglio, che è alla base dell'investimento di Stellantis, il fatto che Leapmotor abbia una propria innovativa piattaforma, basata sulla tecnologia Cell-to-chassis, per la produzione delle auto elettriche, più economica delle STLA usate dal Gruppo, che però per esempio a Mirafiori non ci sono.

Dal Gruppo Stellantis, al momento, c'è la conferma delle parole di Tavares ma nessun accenno a Mirafiori o a questa ipotesi. A parlare sono invece i sindacati, come prevedibile. "Tavares non faccia il portoghese. Abbiamo bisogno di parole certe e di verità in luoghi ufficiali. In due settimane siamo passati dagli annunci delle chiusure di Pomigliano e Mirafiori e dalle critiche al governo ai complimenti al governo stesso per gli incentivi e all'ipotesi che il cinese lo possa portare Stellantis grazie alle sue alleanze" dice Giorgio Airaudo, segretario generale della Cgil Piemonte.

"Per quanto ci riguarda siamo aperti a tutti i costruttori, l'importante è portare del lavoro a Mirafiori in modo da aumentare la produzione" è invece il commento di Luigi Paone, segretario generale Uilm Torino. "In questi giorni - aggiunge Paone - si parla anche troppo di Stellantis ma è il momento di passare ai fatti: portare nuove produzioni a Mirafiori per garantire l'occupazione di tutti i lavoratori".

Per la segretaria territoriale Fismic Confsal di Torino, Sara Rinaudo “Per ora si parla solo per indiscrezioni, che divenissero fatti concreti sarebbero ben accolti. Non importa la bandiera, ma la produzione e il continuare a garantire lavoro alle persone del sito di Mirafiori

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