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PORTA NUOVA IN VENDITA

Torino Porta Nuova in vendita: canadesi, svedesi e tedeschi in fila per comprarla. Ma non sono i soli...

La galleria commerciale della principale stazione di Torino potrebbe presto cambiare proprietario

Porta Nuova

Porta Nuova è in vendita: ecco chi la vuole comprare

Porta Nuova potrebbe presto diventare canadese, svedese o tedesca. Come noto, Grandi Stazioni Retail è in vendita. La società controlla le gallerie commerciali (circa 850 negozi in totale) dei 14 più grandi scali ferroviari italiani: da Milano Centrale a Roma Termini, e poi le principali stazioni di Napoli, Firenze, Venezia per finire, appunto, a Torino Porta Nuova. Un colosso che fa capo al fondo francese Antin Infrastructure Partners (65%) e ai due soci minoritari, il fondo Icamap (23%) e Borletti Group (11%) e che da qualche tempo è sul mercato.

La novità è che adesso si sarebbero fatti avanti i primi gruppi interessati ad acquisire la società. Stiamo parlando di un’operazione da circa 1,5 miliardi di euro e quindi è chiaro che non sono molti a potersela permettere e, purtroppo, a quanto pare nessuno è italiano. Al momento, infatti, i nomi “caldi” sono quelli di Omers Infrastructure, uno dei più grandi gestori previdenziali del Canada e del mondo. C’è poi Eqt, fondo di private Equity dei Wallenberg, famiglia svedese di banchieri, industriali, politici e diplomatici. Infine, Dws, l’asset manager del gruppo Deutsche Bank che in Italia vanta già interessi nel campo aeroportuale.

Al momento siamo nel campo dei “rumors”. Le manifestazioni di interesse infatti devono essere formalizzate entro la fine di marzo e non è escluso che possano farsi avanti anche gruppi mediorentali: nelle scorse settimane si era vociferato di interessi dei fondi sovrani degli Emirati Arabi Uniti e del Qatar.

Gli attuali proprietari avevano acquisito Grandi Stazioni sette anni fa, comprandola da Ferrovie dello stato ed Eurostazioni al prezzo di circa un miliardo di euro. Adesso, la vendita è stata affidata a Ubs tramite i propri banchieri londinesi, con un valore lievitato a 1,5 miliardi di euro. Del resto, per farsi un’idea delle potenzialità dell’affare basti pensare che gli scali ferroviari in cui si trovano i negozi che fanno capo al gruppo sono frequentati ogni anno da circa 750 milioni di persone. Un giro d’affari immenso che, a Torino, interessa i circa 50 negozi che compongono la più grande galleria commerciale del centro di Torino.

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