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Il progetto

Torino Esposizioni, dopo la bonifica d'amianto via ai cantieri

Il complesso progettato da Nervi ospiterà la nuova biblioteca civica

Biblioteca civica

Cantiere Torino Esposizioni

Sarà cardine fondamentale per lo sviluppo culturale della Città, con sale dedicate al servizio di consultazione e prestito dei libri, sia in formato cartaceo sia digitale, della collezione libraria, spazi di accoglienza e connessione come la caffetteria letteraria, sale per attività laboratoriali e coworking. Parliamo della futura biblioteca Civica Centrale di Torino, che prenderà forma e sede nei padiglioni di Torino Esposizioni, complesso costruito nel 1938, capolavoro indiscusso dell’architettura dell’ingegnere Pier Luigi Nervi.

Un progetto, finanziato con fondi Pnrr per 110 milioni di euro, «di grande importanza strategica, e che cambierà il volto del sistema bibliotecario – ha sottolineato la dirigente del servizio biblioteche Cecilia Cognigni –. Venticinquemila metri quadri di spazi, che guardano alle grandi esperienze europee e che saranno capaci di coniugare i servizi di base con tutta una serie di funzioni innovative».

Nel piano interrato saranno custoditi i magazzini librari, illuminati da pozzi di luce naturale, mentre al piano terra l’architettura sarà valorizzata lasciando gli spazi aperti e liberi da strutture, permettendo così ai visitatori di godere appieno della grande copertura a volte e dell’affaccio sul parco del Valentino attraverso le grandi vetrate al fondo dell’abside, dove saranno sistemate sedute per la lettura.

Una progettualità in cantiere. Il primo passo della trasformazione dell’edificio, che riprenderà vita con un progetto in accordo con la Soprintendenza e l’associazione Pier Luigi Nervi nel rispetto del disegno originale, è stato fatto nei mesi scorsi quando si è dato il via alla bonifica dei rifiuti speciali e bellica della struttura. «Una fase in chiusura – hanno spiegato i tecnici, aggiornando la Circoscrizione 8 sull’andamento dei lavori –. Una volta approvato il progetto esecutivo, si innesterà la seconda fase architettonica». In connessione con la realizzazione della biblioteca, il restauro del Teatro Nuovo per cui «si attende l’avvio della messa in sicurezza».

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