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METEO

Maltempo, in Piemonte frazioni evacuate e slavine in strada. Ma in montagna si brinda: «Corsa alle prenotazioni»

Resta alto il rischio di valanghe, la piena dei fiumi fa danni solo ai Murazzi

Nelle foto, dall'alto a sinistra in senso orario, Cesana, Sestriere, Fenestrelle e Pragelato

Nelle foto, dall'alto a sinistra in senso orario, Cesana, Sestriere, Fenestrelle e Pragelato

La grande nevicata è finita, lasciandosi alle spalle tanto entusiasmo e qualche danno. In montagna, le centraline dell’Arpa forniscono un primo bilancio: a Sestriere misurano 180 centimetri di neve al suolo, a Pragelato 110, a Bardonecchia 62, a Prali 122, a Ceresole 150. Il record lo si registra al rifugio Gastaldi, a quota 2659 metri sopra Balme, con 243 centimetri. Impressionanti le immagini che arrivano da un altro rifugio, il Selleries in Val Chisone, dove i gestori sono rimasti intrappolati e hanno dovuto uscire dalle finestre del primo piano.

Altri disagi sono stati segnalati in Val di Susa, dove il rischio valanghe ha costretto alla chiusura della statale del Moncenisio e all’evacuazione di alcune frazioni di Venaus (Costa, Mestrale e Rivo): una settantina di persone in tutto che dovranno stare fuori casa fino al cessato allarme. In Val Chisone, la statale 23 del Sestriere è stata interrotta prima da un albero a Fenestrelle e poi da una piccola slavina a Soucheres Basses, frazione di Pragelato. Problemi si sono registrati anche sulla linea ferroviaria Torino-Bardonecchia e nella rete della corrente elettrica, con piccoli black out a “macchia di leopardo”. Il rischio valanghe resta anche oggi a livello “4-Elevato” in quota oltre i 1.900 metri dalle Alpi Marittime alle Alpi Lepontine mentre scende a “3-Marcato” sulle altre zone.

LA SLAVINA CHE HA INTERROTTO LA STATALE 23 A PRAGELATO:

La piena dei fiumi, gonfiati dalla pioggia che è caduta incessante praticamente su tutta la regione sotto i mille metri (ai Giardini Reali misurati 103 millimetri), è passata senza particolari danni: solo ai Murazzi il Po è esondato e si sta lavorando per ripulire banchina e locali e riaprire al più presto.

Le previsioni meteo ora dicono che nei prossimi giorni le schiarite si alterneranno a nuove precipitazioni, anche nevose, che non raggiungeranno comunque le punte di domenica. E in montagna, ovviamente, si brinda: «C’è grande entusiasmo - conferma Mauro Meneguzzi, sindaco di Sauze d’Oulx - i telefoni dell’ufficio turistico non smettono di squillare, abbiamo tantissime richieste di prenotazione soprattutto dall’estero, in particolare dalla Gran Bretagna dove hanno visto le immagini che mostrano il paese sotto un metro di neve. La chiusura degli impianti è in programma per il 7 aprile, è presto dire se si potrà prolungare la stagione, dipende dalle temperature dei prossimi giorni, ma sicuramente potremo fare benissimo in queste settimane. Fino a oggi i numeri erano stati un po’ peggiori degli scorsi anni, ora possiamo recuperare alla grande: contiamo sul tutto esaurito».

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