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Il caso

L'onda di furti non si arresta: box e cantine nel mirino dei ladri

I cittadini preoccupati alzano la voce: «Servono più controlli e telecamere»

Furti Spina3

Non si arresta l'onda di furti nel quartiere della Spina3

Tornano a colpire i ladri di cantine. Una nuova ondata di furti che arriva dopo qualche settimana di tregua, e che vede gli scassinatori «aprire come lattine» decine di box e cantine dei palazzoni che si affacciano sul Parco Dora, tra corso Gamba e via Ceva. Palazzi che dallo scorso luglio sono finiti nel mirino degli scassinatori. I delinquenti aprono in cerca di tutto quello che possono arraffare, dal cibo alle bicilette, agli attrezzi da lavoro. Da allora, conti alla mano, gli scassi superano il centinaio.

Una situazione invivibile per i residenti del quartiere della Spina 3, che hanno denunciato e continuano a denunciare i furti subiti alla questura di via Pinelli. Residenti che pensano di installare delle telecamere, nella speranza di riuscire a risalire ai colpevoli, malviventi che agiscono protetti dal buio delle ore serali e notturne, e che si rischia di trovarsi davanti nel labirinto che serpeggia sotto l’enorme complesso di appartamenti.

Il nodo sicurezza, che sembra impossibile da sciogliere, è arrivato anche all’attenzione della sala del consiglio della Circoscrizione 4. Amministrazione decentrata sollecitata ad intervenire dalla mozione presentata dal consigliere leghista Carlo Morando. Il documento, però, è stato bocciato.

«Alla luce di tutto ciò – ha commentato il consigliere e capogruppo Morando – la bocciatura da parte delle sinistre della mia mozione, che chiedeva interventi forti e decisi sulla sicurezza in questa zona, dimostra lo scollamento di questa amministrazione dalla realtà che i cittadini vivono quotidianamente». «Come gruppo – ha concluso il consigliere –, la Lega continua a chiedere maggiore presenza delle Forze dell'ordine e l'installazione di telecamere».

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