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Il caso

«C’è una moschea abusiva sotto quel palazzo….?»

La denuncia dei residenti dello stabile e della Circoscrizione 6

La presunta moschea abusiva di corso Giulio

La presunta moschea abusiva di corso Giulio

C'è una nuova moschea abusiva in città? per la precisione in corso Giulio Cesare 111, Barriera di Milano. A chiederselo sono  la capogruppo di Fratelli d'Italia in Circoscrizione 6 Verangela Marino e l'assessore regionale alle Politiche Sociali Maurizio Marrone, insieme al presidente della Circoscrizione 6 Valerio Lomanto. Dopo aver raccolto le segnalazioni dei residenti dello stabile, è partito il primo sopralluogo.

Le foto scattate nei giorni scorsi parlano di uno scantinato trasformato in luogo di ritrovo, con tappeti rossi e bottiglie d'acqua. La moschea non risulterebbe né dichiarata né censita. Al contrario risulterebbe luogo in cui ha sede un'associazione culturale.

«Il sindaco Lo Russo sa che cosa avviene nello stabile di corso Giulio Cesare 111? - si domanda Marrone  -. I residenti sono giustamente preoccupati, sospettando la nascita dell'ennesima moschea abusiva e invisibile all'occhio delle autorità. Da tempo denunciamo il rischio rappresentato dalla nascita di moschee sotto le mentite spoglie di circoli o associazioni culturali. Chi predica in questi luoghi? Cosa viene detto senza che vi possa essere controllo da parte delle autorità?».

La richiesta all'amministrazione comunale è quella di effettuare un controllo di rito. Per togliere ogni possibile dubbio. «Purtroppo gravi episodi di cronaca - continuano Lomanto e Marrone -, testimoniano come proprio nell'abusivismo e nel degrado possano trovare terreno favorevole i cattivi maestri dell'islamismo radicale. Per questo motivo richiederemo ufficialmente una verifica sull'attività giornaliera che viene svolta in corso Giulio 111 e di fare luce sugli individui in tunica visti frequentare l'immobile a più riprese».

QUANDO UNA MOSCHEA E' CONSIDERATA REGOLARE?

una moschea è considerata regolare quando è costruita e gestita legalmente, è accettata dalla comunità musulmana locale, è associata a un'organizzazione religiosa riconosciuta e offre regolarmente servizi di culto

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