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La crisi dell'auto
20 Marzo 2024 - 11:20
E' arrivata l'ufficialità per i lavoratori della linea Maserati alle Carrozzerie di Mirafiori: nove mesi di contratto di solidarietà a causa del calo della produzione. Una decisione che era nell'aria e che questa mattina è stata presa dopo il confronto con le rappresentanze sindacali.
Sono coinvolti in totale 968 lavoratori, tutti, come detto, sulla linea della Maserati. A Mirafiori, d'altra parte, è finita la produzione dei vecchi modelli, in primis il Levante, e adesso ci saranno solo la Gran Turismo e la Gran Cabrio che, per quanto il CEO Carlos Tavares le abbia lodate in termini entusiastici (a buona ragione), hanno certo numeri più bassi rispetto a un Suv. Il tutto in attesa dell'arrivo della nuova Quattroporte, il cui lancio è stato rinviato.
Nel resto dello stabilimento, in attesa che Stellantis sveli il piano del "Mirafiori Automotive Park 2030" (dovrebbe avvenire ai primi di aprile, dunque prima dello sciopero generale dell'automotive e dell'indotto fissato per il 12), continua la cassa integrazione a rotazione. Il contratto di solidarietà durerà almeno fino al termine del 2024 e prevede "sulla base del numero di lavoratori indicati e del fabbisogno lavorativo" una riduzione del 20% "a salire". Vuol dire che al momento si tratta di una riduzione dell'orario (e dello stipendio) all'80%, in media, ma potrebbe aumentare nel corso dei mesi o essere differenziata per i vari lavoratori in base alle esigenze produttive dell'azienda.
Dichiara Luigi Paone, segretario generale UILM Torino: "Apprezziamo che Tavares consideri Mirafiori un pilastro di Stellantis in Europa, ma se non arrivano nuovi modelli, faremo i conti con un aumento degli ammortizzatori, una riduzione delle retribuzioni e una situazione che sarà sempre più complicata per le lavoratrici e i lavoratori del comparto automotive torinese. Con la partenza dei contratti di solidarietà in Maserati, ribadiamo con forza che istituzioni e azienda devono fare chiarezza sul futuro di Mirafiori".
"Ieri a Mirafiori è stata realizzata l'ultima vettura del modello Levante della Maserati e oggi Stellantis ha annunciato il ricorso ai contratti di solidarietà - dice Edi Lazzi della Fiom -. Continua così il declino industriale di Torino e la realtà fa a pugni con le parole dell'amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares che continua a parlare a mezzo stampa, dipingendo un quadro astratto non conforme alla concretezza degli eventi. Unitariamente agli altri sindacati vogliamo il rilancio della produzione con nuovi modelli, dell'occupazione e della ricerca e sviluppo con l'apertura di un tavolo di confronto nazionale a palazzo Chigi alla presenza dell'amministratore delegato Tavares".
Per Sara Rinaudo della Fismic "a questa notizia, si aggiunge una ulteriore fermata su 500bev dal 25 marzo al 2 aprile, determinata dalla mancanza di commesse. C'è la necessità impellente di nuovi modelli. Abbiamo bisogno di fatti concreti che aiutino i lavoratori a non incorrere in diminuzioni delle retribuzioni e a non vivere in un'incertezza sul futuro occupazionale".
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