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Il fatto

Chiosco occupato dagli abusivi, il Comune: «Ora lo demoliamo»

Il blitz delle forze dell’ordine dopo l’ennesima denuncia dei cittadini

Chiosco occupato dagli abusivi

Il chiosco della discordia

Nuovo blitz delle forze dell’ordine in strada Settimo, tra le zone Regio Parco e Barca, ma dei nomadi che da tempo stazionano nell’area verde all’altezza del civico 32 ancora nessuna traccia. Uomini, donne e bambini al centro delle segnalazioni dei residenti, accusati di tentata truffa nei confronti di commercianti e anziani, occupazione abusiva del suolo pubblico, inquinamento e combustione illecita di rifiuti, bruciati per scaldarsi nelle fredde serate d’inverno, o anche solo per smaltimento.

Anni fa, a pochi mesi dalla comparsa del campo rom, i residenti avevano iniziato a notare un incremento del numero di topi e insetti nell’area, attirati dalle esalazioni e dai rifiuti gettati nell’erba alta, ma è servito un po’ di tempo per risalire ai colpevoli, visto che nessuno osava avvicinarsi all’area recintata. Ora, a seguito dei molteplici interventi del comando sezione 6 di Torino, la situazione ha finalmente iniziato a migliorare.

«I rifiuti sono stati rimossi, e al di fuori di un camper bruciato ancora da rimuovere, la zona in questione non presenta più criticità importanti - ha affermato l’assessora con deleghe alla Polizia municipale Gianna Pentenero durante l’ultimo Consiglio comunale, a seguito di un’interpellanza presentata del consigliere del gruppo misto Giuseppe Iannò - le forze dell’ordine stanno ancora monitorando l’area in cerca delle persone di etnia rom segnalate, e svolgendo accertamenti per risalire alla proprietà del lotto occupato e di potenziali querele per invasione di terreno».

Ma non è l’unico problema con cui sono costretti a convivere i residenti. Negli ultimi mesi, infatti, sono aumentate le segnalazioni riguardanti il chiosco abbandonato a pochi metri dal campo rom, situato nei pressi del ponte Amedeo VIII, diventato un rifugio per disperati e clochard. «Provvederemo all’abbattimento della struttura - ha aggiunto Pentenero, intenzionata a ripulire l’area nel più breve tempo possibile - al momento sono in corso delle riunioni di coordinamento per determinare l’inizio dei lavori, ma intendiamo agire rapidamente e risolvere la situazione».

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