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LA RICERCA SUL METEO

In quale città c'è il clima migliore d'Italia? Torino è solo 58ª, tra calore e bombe d’acqua

Nella classifica italiana male tutti i capoluoghi piemontesi

clima torino

Clima a Torino: le due facce di piazza Castello, con il caldo afoso e la pioggia battente

Ondate di calore, bombe d’acqua, siccità. Il clima sta cambiando e sembra farlo in peggio e Torino, purtroppo, non è di certo tra le città italiane che meglio “resistono” ai mutamenti e ai disagi che provocano.

Nella nuova edizione dell’indice del clima del Sole 24 Ore, Torino è la 58ª città capoluogo d’Italia in questa speciale classifica. Al primo posto c’è Bari, che strappa a Imperia lo scettro di città con il miglior clima in Italia. La città ligure è comunque seconda, mentre il podio lo completa Barletta.

La classifica, aggiornata con i dati forniti da 3Bmeteo relativi al decennio 2013-2023, viene utilizzata per raccontare in quale delle 107 città capoluogo d’Italia si viva meglio dal punto di vista climatico, in base a dieci parametri che misurano le più frequenti condizioni di «bel tempo». Per fare un esempio, ecco i parametri che hanno consentito a Bari di conquistare la vetta: otto ore e mezza di sole al giorno; nove giorni di precipitazioni estreme all’anno; 74 giorni di pioggia su 365; 158 giornate l’anno fuori dal comfort climatico, cioè con un’umidità relativa superiore al 70% o inferiore al 30 per cento; brezza estiva a 7,2 nodi medi giornalieri. E noi come siamo messi?

DUE MESI SOPRA I 30 GRADI
Partiamo dalle (poche) buone notizie. Torino è al quinto posto per le “raffiche di vento”: nonostante il fohen che periodicamente soffia dai monti, abbiamo avuto solo 17 giorni con raffiche superiori ai 25 nodi. Curiosamente, a fare da contraltare, c’è proprio il parametro opposto, siamo infatti al 104° posto per la “brezza estiva”: appena 3 nodi, di media, giornalieri nella stagione. Un dato che in parte spiega come mai le estati torinesi sono così afose e le notti così torride. E allora andiamo a vedere i due parametri relativi proprio al calore: siamo 31esimi per “indice di calore” e 39esimi per le ondate di calore. Il primo è dovuto ai 63,6 giorni annui con temperature percepita sopra ai 30°, il secondo alle 14 volte in un anno in cui questo sforamento si è verificato per più di 3 giorni consecutivi. In pratica, e forse è questo il dato più eclatante, a Torino ci sono ormai due mesi all’anno con temperature percepite costantemente sopra i 30°. Ma, per non farci mancare proprio nulla, a Torino fa caldo ma anche freddo: sono infatti 10 i giorni annui con temperatura massima inferiore ai 3°, dato che ci posiziona all’81esimo posto per l’indice “giorni freddi”.

LE ALTRE PIEMONTESI
A farci compagnia, in zone anche più basse della classifica, sono comunque buona parte delle città che si trovano nella Pianura Padana. Negli ultimi dieci posti della classifica, infatti, si incontrano diversi centri che si posizionano lungo l’asse del Po, tra cui Alessandria (106ª), Pavia (105ª), Cremona (104ª), Piacenza (102ª), Lodi (101ª), Asti (100ª) e Ferrara (99ª). In particolare, Rovigo risulta il territorio con più giornate di nebbia, oltre 57 all’anno. Verbania è ultima con una maggiore frequenza di precipitazioni estreme, in tutto 90 giorni tra il 2013 e il 2023 con più di 40 millimetri di pioggia cumulata in almeno una fascia esaoraria. Ad essere penalizzate per lo stesso indicatore - penultima e terzultima - sono Varese e Como, dove le “bombe d’acqua” sono state rispettivamente 76 e 74 nel decennio. Le altre piemontesi? Cuneo è 42ª, Novara 95ª, Verbano-Cusio-Ossola 94ª, Vercelli 92ª, Biella 61ª.

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