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IL CASO

Premio Coraggio all’eroe dei Murazzi: «Rasel è un esempio per tutta la città»

La Fondazione Quarto Potere ha conferito un riconoscimento al giovane che si è tuffato nel fiume per salvare uno sconosciuto

Premio Coraggio all’eroe dei Murazzi: «Rasel è un esempio per tutta la città»

Rasel Miya Md al Premio Coraggio

La voce incrinata. Gli occhi che si velano di emozione. Rasel Miya Md, il giovane eroe dei Murazzi, ha conquistato i cuori della comunità anche per la sua fragilità. Un paradosso per un ragazzo che non ha esitato a buttarsi nel Po per salvare uno sconosciuto: «Sono senza parole, non avrei mai pensato che il mio gesto mi avrebbe portato a ricevere tutto questo rispetto. È incredibile» commenta mentre il direttore di TorinoCronaca Beppe Fossati gli consegna il Premio Coraggio e l’assegno da 2mila euro della Fondazione Quarto Potere. Al suo fianco, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo. «È un orgoglio ospitare questa cerimonia in Sala Colonne» commenta il primo cittadino, mentre la sala si riempie di consiglieri comunali e assessori della giunta torinese.

Ventitré anni, originario del Bangladesh, Rasel è salito agli onori delle cronache per essersi lanciato nelle acque gelide del Po nel tentativo, vano, di salvare la vita di Luca Aghemo, 53 anni, annegato nella notte di domenica 16 marzo davanti agli occhi inermi della moglie. Purtroppo Rasel non è riuscito a salvarlo ma il suo gesto di coraggio e altruismo non è passato inosservato, a maggior ragione in virtù della sua travagliata storia personale.


Dopo un lungo viaggio fra Dubai, Istanbul e la Libia, il giovane Rasel è approdato in Sardegna. «Era uno dei tanti che vengono etichettati come “minore non accompagnato”» ha ricordato il sindaco. Entrato in comunità, il ragazzo ha subito manifestato la volontà di guadagnarsi da vivere lavorando. Poi da Cagliari si è spostato a Torino, dove ha trovato un impiego nella piola di Cianci, a due passi da Palazzo Civico. «Ha vissuto dieci vite insieme» commentano in sala mentre gli scattano delle fotografie. Quasi a volersi portare a casa un poco di quel coraggio straordinario. «Ancora grazie, Rasel» ha commentato Lo Russo. Il direttore Fossati ha poi sottolineato lo «sprezzo del pericolo» del gesto, misto all’indifferenza dei tanti che in quel momento non hanno sentito l’impulso di aiutarlo. «Questo ragazzo si trovava nella parte alta dei Murazzi e quando ha visto cosa stava succedendo è sceso di corsa e si è tuffato» ha ricordato Fossati. «Nel togliersi la giacca ha anche rotto lo schermo del telefono» gli ha fatto eco il sindaco. Mentre Rasel, tra i due, stringeva tra le mani la targa del Premio Coraggio.


Le parole restavano bloccate in gola, tanta era grande l’emozione. Mentre chi ha imparato a conoscerlo in questi giorni sa che la parlantina non gli manca. Ora con la donazione della Fondazione speriamo che possa finalmente permettersi il viaggio per andare a trovare la moglie e i genitori.

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