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Il caso

Orti abusivi e rifiuti lungo i parchi di Mirafiori. «La bonifica resta un rebus»

I lavori in fase di affidamento. Ma bisogna aspettare settembre

Orti abusivi e rifiuti lungo i parchi di Mirafiori.

Orti abusivi e rifiuti lungo i parchi di Mirafiori

A quando la bonifica delle sponde del torrente Sangone che costeggiano il quartiere di Mirafiori? Quando saranno ripuliti i rifiuti abbandonati e demoliti gli orti abusivi che insistono sul parco? Le aree verdi a ridosso del quartiere della Circoscrizione 2 oltre ad essere di interesse naturalistico hanno anche una valenza culturale. L’intera zona è interessata da una serie di progettualità di agricoltura urbana con funzioni didattiche e sociali svolte dal 2018 dall’associazione Orti Generali, dalle attività di “Grow Up” che dallo scorso anno sono ospitate dalla cascina Cassotti Balbo e non è da dimenticare il servizio bibliotecario del vicino Mausoleo della Bela Rosin.

Ma lungo l’asse verde della Seconda circoscrizione non mancano criticità. Le sponde del Sangone sono piene di rifiuti abbandonati e all’altezza di strada Castello di Mirafiori 81 «persiste la presenza di orti abusivi» ha fatto notare in un’interpellanza il consigliere della Lista civica la piazza Luca Galeasso, sottolineando «la scarsa fruibilità del parco Piemonte», chiuso da una rete metallica su corso Unione Sovietica e senza sentieri di collegamento verso strada Castello di Mirafiori.  

Un incendio ha interessato alcuni orti abusivi nel mese di dicembre 




Assi che nel corso dei mesi hanno visto interventi di sistemazione per la modifica della destinazione di varie aree del parco Piemonte. Lavori di cui non si sa molto, ha lamentato il consiglio circoscrizionale che chiede all’Amministrazione centrale quali siano le previsioni per il parco Piemonte. Intanto l’assessore al Verde Francesco Tresso «conferma – ha annunciato il coordinatore all’Ambiente Massimo Sola – che i lavori di bonifica delle sponde del Sangone sono in fase di affidamento». La bonifica, finanziata con i fondi di compensazione per la realizzazione dell'inceneritore del Gerbido, dovrebbe avviarsi «nel mese settembre 2024 – ha aggiunto Sola – e prevede la rimozione delle presenze abusive dell’area, che non sarà facile».

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