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Economia & Finanza
02 Aprile 2024 - 20:30
Bitcoin? Per carità. Azioni? Meglio di no. E dunque, magari non al vecchio materasso, ma di certo sempre più italiani stanno tornando ai sistemi classici di risparmio. A partire dal conto deposito, diventato conveniente negli ultimi mesi grazie agli elevati tassi di rendimento. Ma che potrebbe crollare da qui a poco tempo. Vediamo perché.
Secondo una ricerca commissionata da Facile.it agli istituti mUp Research e Nostat, complice l'inflazione che intacca i risparmi, almeno quattro milioni e mezzo di italiani, nell'ultimo anno, hanno scelto il conto deposito. L’interesse dei consumatori è testimoniato anche da un altro dato; secondo un’analisi del comparatore le ricerche online di questi prodotti sono cresciute, nel 2023, del 169% rispetto all’anno prima. E sono 14 milioni, in tutto, gli italiani che ne hanno uno o più di uno.
Ma cos'è, di fatto, il conto deposito? Gli esperti di Facile.it rispondono che "è un vero e proprio strumento di investimento, che si appoggia a un conto corrente tradizionale e che consente di ottenere una rendita elevata sulle somme depositate". Ricordando però una cosa: l'operatività è ridotta e non è possibile effettuare le classiche operazioni di un conto corrente. Le somme, di fatto, sono vincolate.
Tra chi ha scelto questo strumento, a livello nazionale la percentuale è pari al 10,7%, tra i 35-44 anni sale al 14,6% e raggiunge addirittura il 16,4% fra i rispondenti con un’età compresa tra i 25 e i 34 anni. Quanto ai canali scelti per sottoscriverlo, il 60% lo ha fatto online, mentre nel 32,5% dei casi si è recato in filiale. Solo il 7,5% dei rispondenti, invece, lo ha fatto tramite un agente/mediatore fisico.
Il rinnovato interesse nei confronti dei conti deposito è facilmente spiegabile se si guarda ai tassi di rendimento. Secondo le simulazioni di Facile.it, nel caso dei conti deposito vincolati, i tassi con scadenza del vincolo a 60 mesi hanno una redditività lorda che può arrivare al 4,75%, percentuale che scende al 4,45% nel caso di vincolo a 36 mesi e al 4,20% per quelli a 12 mesi. Per quanto riguarda i conti deposito non vincolati, invece, i tassi di interesse offerti in questo momento da alcune banche possono arrivare addirittura al 5% per tutte e tre le scadenze (12, 36 e 60 mesi).
Attenzione però. Sono stati gli aumenti dei tassi di interesse decisi dalla Banca Centrale Europea negli ultimi due anni per combattere l’inflazione a far crescere i rendimenti dei conti deposito rendendoli molto più appetibili rispetto al passato, ma se ora, come si prevede, laBce dovesse iniziare ad abbassare gli indici nei prossimi mesi, queste potrebbero essere le ultime opportunità per beneficiare di redditività così elevate.
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