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Il caso

Niente fondi per riaprire la piscina. Ma c’è speranza per la bocciofila

Sono chiusi da 6 e 7 anni ma il destino dei due impianti pare essere diverso

piscina e13

La piscina E13 di strada Castello di Mirafiori

Resta incerto il futuro della piscina E13. Ospitata all’interno dell’omonima struttura di strada Castello di Mirafiori, l’impianto della Circoscrizione 2 andrebbe completamente rimesso a nuovo. Manutenzione per cui non ci sono fondi. A comunicarlo, l’assessore allo Sport Domenico Carretta. «Per la piscina E13 di Mirafiori – ha spiegato l’assessore rispondendo ad un’interpellanza del vicecapogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao – non si ha disposizione alcuna risorsa finanziaria». Il costo elevato dei lavori ha mandato deserti i bandi di assegnazione della gestione.

Nel 2016, a concessione scaduta è subentrata l’indennità di occupazione temporanea, ma le difficoltà economiche hanno costretto i vecchi gestori a cedere definitivamente la struttura nel 2018. La piscina è inutilizzata ormai da sei anni, l’ultimo bando è andato deserto nel 2020. Ora, l’amministrazione centrale e quella decentrata auspicano «un intervento da parte degli uffici per un eventuale bando o affidamento secondo le nuove normative». La riattivazione attraverso bando in concessione pluriennale o assegnazione diretta dell'impianto «non credo possa essere inferiore ai 200mila euro – aveva spiegato in sede di consiglio circoscrizionale il presidente della Due Luca Rolandi –. Ma bisogna pensare anche ad una riconversione».

Sono più confortanti le prospettive dell’impianto sportivo di via Portofino 30. L’ex bocciofila, chiusa dal 2017 per le inadempienze economiche degli ultimi gestori, negli anni è diventata un rifugio per tossico dipendenti. 240 metri quadrati di fabbricato che ospita bar, ristorante, cucina e servizi abbandonati al degrado, «figlio dei bandi andati deserti» ha sottolineato l’assessore allo Sport.

Per rilanciare la struttura, a fine dicembre 2023 la Città ha pubblicato un avviso d’interesse. Dal 10 gennaio al 10 marzo 2024, 13 associazioni hanno fatto un sopralluogo presso la struttura. «Valuteremo le proposte ufficiali in maniera analitica», ha concluso Carretta annunciando che «si sta valutando di destinare parte dell’ex bocciofila o ad attività sociali per anziani». «Questi due impianti chiusi e abbandonati – ha commentato Firrao – danno l’idea di un quartiere in decadenza, mentre lo sport dovrebbe essere una leva di aggregazione e coinvolgimento della comunità». 

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