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L'opera
16 Aprile 2024 - 15:17
L'orso polare di ghiaccio in piazza Castello
Una sorprendente installazione artistica ha catturato l'attenzione di passanti e turisti. L'orso polare di ghiaccio, alto due metri e posizionato in piazza Castello, è diventato l'icona di una discussione urgente e necessaria sul cambiamento climatico.
Per dare il via simbolicamente alla Planet Week, è comparsa di fronte ai cancelli di Palazzo Reale un'imponente statua di ghiaccio raffigurante un orso bianco. Questa straordinaria performance è stata organizzata e promossa da AWorld e Club Silencio, con il sostegno fondamentale della Fondazione Compagnia di San Paolo. Scolpita da un unico blocco di ghiaccio e esposta alla luce del sole di aprile, l'opera si scioglie gradualmente, offrendo agli spettatori una rappresentazione diretta della fragilità degli ecosistemi terrestri in un'epoca di cambiamento climatico. Ai piedi dell'orso, una scritta ben visibile recita: "Un clima di cambiamento può fermare il cambiamento del clima",
La presenza insolita dell'orso polare ha suscitato curiosità e riflessione tra i cittadini di Torino e i numerosi turisti che affollano la città. Molti si sono fermati per scattare selfie accanto alla scultura di ghiaccio, mentre altri hanno condiviso sui social media la loro sorpresa di fronte a un simbolo così potente del cambiamento climatico. Con il prossimo arrivo della Giornata della Terra, in programma per sabato 20 aprile, l'orso polare di ghiaccio si presenta come un promemoria tangibile dell'importanza di proteggere e preservare il nostro pianeta.
L'arte, in questo contesto, si rivela un potente strumento per stimolare il dibattito pubblico e incoraggiare azioni concrete per affrontare la crisi climatica. Mentre l'orso polare di ghiaccio si scioglie lentamente sotto gli occhi dei cittadini, rappresenta anche il destino incerto delle specie animali e degli ecosistemi vulnerabili che sono minacciati dal cambiamento climatico.
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