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Economia & Politica
01 Maggio 2024 - 01:00
Sarà una donna a guidare la Fondazione CRT nel turbolento post Palenzona (a meno che il ministero decida per il commissariamento dell'ente). La sfida per la poltrona presidenziale, nel Risiko dei potentati torinesi, vede di fronte Anna Maria Poggi, giurista e docente universitaria, e l'ex ministro Elsa Fornero. Ma bisogna fare in fretta: i vertici della Fondazione, infatti, hanno già preparato la road map. E il ministro Giorgetti, che deve decidere sul commissariamento, incontrerà Cirio e Lo Russo.
In via XX Settembre si respira tensione mista a veleni. Perché, come non fosse bastata l'agitatissima settimana passata, dopo le lettere di due autorevoli ex magistrati e consiglieri - "Fate pulizia" era la sintesi delle due - si è saputo anche di una missiva che avrebbe raggiunto Antonello Monti, l'uomo di Chiesa della Fondazione, si può dire. Per quanto dall'Arcidiocesi di Torino abbiano fatto sapere che non entrano nei giochi di potere per le scelte in CRT, le influenze clericali in via XX Settembre si sono sentite eccome. Già fedelissimo di Fabrizio Palenzona, che aveva cercato di farlo entrare in Compagnia di San Paolo, Monti ha poi lasciato il suo ex presidente sulla via di Damasco, pare per "una lettera terribile" che aveva ricevuto. E che lo invitava a non mettersi contro gli altri consiglieri. Male non deve aver fatto, visto che nel gioco di nomine ha ottenuto la presidenza di Ream.
Fatto sta che su questi accordi, oltre all'indagine del Ministero, ci sono carte depositate alla Procura di Roma. E anche il presidente a interim, Maurizio Irrera, ha chiesto di vederci chiaro, convocando sia il comitato d'indirizzo sia il Cda. E nella seduta di oggi è stata anche decisa la road map per arrivare alla scelta di un nuovo presidente: il 7 maggio si insedierà ufficialmente il CdI, che in una seconda riunione il 14 coopterà il consigliere mancante, per arrivare ai ventidue previsti dallo statuto; il 21 maggio infine l'indicazione del nuovo presidente.
Su cui si stanno già accordando le varie eminenze cittadine, fra scambi di telefonate e bigliettini passati di straforo in qualche occasione di incontro ufficiale. Tramontata in fretta l'ipotesi di Michele Vietti - ex Csm, presidente di Finpiemonte ma con la moglie Caterina Bima vice in Crt - e di Domenico Siniscalco, restano in lizza la professoressa Poggi e l'ex ministro Fornero, quest'ultima, stando ai rumors, in netto vantaggio al momento.
Ma la voce in capitolo più importante, in questo momento, è quella del ministero. Il Mef, come istituto di vigilanza, ha il potere di decidere per il commissariamento di istituti di diritto bancario. Nel caso della Fondazione CRT, se venissero confermati gli elementi di illecito adombrati nell'esposto in Procura, o la palese ingovernabilità dell'ente - ma nei consigli, in queste ore, tutti sembrano pacificati e nessuno ammette di aver mai firmato il presunto patto -, il commissariamento porterebbe anche all'azzeramento di tutti i vertici e le nomine. Il ministro Giorgetti venerdì sarà a Torino, per il via libera al centro per l'intelligenza artificiale. E incontrerà sia il sindaco Stefano Lo Russo sia il presidente della Regione Alberto Cirio.
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