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Economia & Lavoro
02 Maggio 2024 - 13:10
Non solo Stellantis nei guai, nella galassia Exor: anche Cnh Industrial prende una sberla dal mercato, chiudendo i conti del primo trimestre con circa 80 milioni di dollari in meno di utile e un calo del 10% dei ricavi. Le ragioni del crollo, a quanto viene comunicato, sono da ricercare nelle difficoltà del settore agricolo. E prepara tagli pesanti alle spese, comprese quelle per la forza lavoro.
Cnh Industrial ha presentato stamattina il bilancio del primo trimestre 2024, registrando un utile netto di 402 milioni di dollari, in contrazione rispetto ai 486 milioni del medesimo periodo dell'anno precedente. Il colosso industriale ha registrato ricavi consolidati pari a 4,82 miliardi di dollari, evidenziando un calo di quasi il 10% rispetto al primo trimestre del 2023. ANche le vendite nette delle attività industriali hanno mostrato una decrescita, attestandosi a 4,13 miliardi e segnalando una diminuzione del 14% nello stesso periodo di confronto. La liquidità netta impiegata nelle attività operative è risultata di 894 milioni di dollari con un assorbimento del Free Cash Flow industriale di 1,209 miliardi nel primo trimestre.
"Nel primo trimestre il team di CNH ha affrontato una situazione di contrazione del mercato, dovuta principalmente a una crescente diminuzione della domanda industriale in particolare in Sud America ed Europa," ha commentato Scott W. Wine, amministratore delegato di Cnh Industrial in scadenza, essendo già stato nominato Gerritt Marx di Iveco. “Guardando al futuro, abbiamo messo in atto azioni precise: migliorare l'efficienza produttiva, mantenere una gestione commerciale oculata, ridurre in maniera ponderata lo SG&A (ossia le spese di vendita, generali e amministrative ndr) e continuare a investire su prodotti e tecnologie".
Il margine di profitto lordo delle attività industriali si è attestato al 22,7%, in discesa rispetto al 24,4% del primo trimestre 2023. Questa diminuzione è stata guidata soprattutto dal segmento Agricoltura, in cui minori volumi di produzione sono stati solo parzialmente compensati dall'adeguamento dei prezzi e dalle efficienze sui costi. Dall'altro lato, il margine di profitto lordo delle costruzioni è cresciuto in tutte le regioni, segnando un miglioramento complessivo di 150 punti base.
Il piano di ristrutturazione della società si sta sviluppando come previsto: CNH prevede una diminuzione del 10-15% sul totale delle spese SG&A legate al lavoro e non legate al lavoro. La compagnia ha sostenuto oneri di ristrutturazione per 78 milioni nel primo trimestre del 2024, di cui 53 milioni nel 2023, prevedendo di arrivare fino a 200 milioni complessivi.
In Nord America, il settore agricolo ha registrato un calo del 15% nel volume nel primo trimestre per i trattori sotto i 140 CV e del 2% per quelli sopra i 140 CV, con le mietitrebbie in discesa del 17%. In Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA), la domanda di trattori e mietitrebbie è diminuita rispettivamente del 15% e del 24%. Dal Sud America provengono dati ugualmente preoccupanti, con una contrazione del 18% per i trattori e del 40% per le mietitrebbie, confermando il trend già negativo del secondo semestre 2023. Nel continente asiatico, la domanda di trattori è scesa del 12%, mentre quella di mietitrebbie è aumentata del 16% nell’area, ma segnando un calo del 22% in Australia e Nuova Zelanda. Le vendite nette del settore agricolo nel trimestre sono scese del 14% a 3,37 miliardi di dollari, principalmente a causa del minor volume del settore in tutte le regioni e alla gestione delle scorte dei concessionari, effetto questi in parte mitigato da una maggiore realizzazione.
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