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Automotive
03 Maggio 2024 - 16:30
Dopo le fabbriche, ora Stellantis vuole anche gli ingegneri low cost. E li arruola in Brasile, Marocco e India: nel prossimo futuro, due su tre dei progettisti e dei tecnici del Gruppo proverranno da questi Paesi. Il motivo? Costano appena un quinto dei professionisti europei e americani. E Tavares, tra crisi del mercato e guai in Borsa, intende continuare a "razionalizzare" le spese. Ossia tagliare.
E' Bloomberg a dare la notizia, spiegando che, per gli ingegneri cercati da Stellantis, "il costo per lavoratore corrisponde a circa 50mila euro all'anno. Tale costo è sensibilmente inferiore rispetto ai principali poli produttivi come Parigi e Detroit, dove la tariffa può incrementare fino a cinque volte". Bloomberg fa notare come, nel momento in cui la domanda di veicoli elettrici - su cui i costruttori hanno puntato forte - sta rallentando, tutti stanno cercando di produrre vetture più economiche, e anche marchi premium come BMW AG stanno migrando parte della produzione verso luoghi più convenienti come l'India, tagliando posti di lavoro in altre zone. "Stellantis è tra le più aggressive in questo processo di delocalizzazione, puntando a collocare circa due terzi degli ingegneri dell'azienda in Paesi con costi del lavoro più bassi" riferisce Bloomberg.
Uno dei modelli che ha spinto la casa automobilistica verso questa scelta è la Citroen ë-C3 elettrica, il cui prezzo si aggira attorno ai 23.300 euro, che inizierà a essere consegnata nel secondo trimestre. Dopo la presentazione dei risultati del primo trimestre, le azioni di Stellantis hanno subito un calo del 10,5%, il più grande dalla nascita del Gruppo, a causa delle dichiarazioni della Chief Financial Officer Natalie Knight riguardo agli scarsi rendimenti in Europa dovuti alla riduzione della domanda. Knight ha sottolineato l’importanza della disciplina dei costi, affermando la volontà dell'azienda di continuare ad ottimizzare i costi del personale. Ed ecco, quindi, che si arriva a questo piano.
La retribuzione media annuale di un ingegnere negli Stati Uniti o in Francia si aggira fra i 150mila e i 200mila dollari compresi i benefits, mentre in Paesi come Messico, Brasile o India può costare fino al 70-80% in meno. In aggiunta al taglio dei costi, Stellantis sta inoltre cercando di arricchire la sua competenza in settori come il software, l'intelligenza artificiale e le tecnologie delle batterie, secondo un portavoce dell'azienda. Nel frattempo, Stellantis ha già tagliato circa 400 posti di lavoro ingegneristici nella propria sede americana di Auburn Hills, Michigan, mentre sta cercando di assumere ingegneri elettronici in Messico. Inoltre, prevede di assumere circa 500 ingegneri in Brasile, dove già ne conta quasi 4mila, come ha dichiarato Emanuele Cappellano, Chief Operating Officer per il Sud America. E dove, peraltro, è stato di recente annunciato un investimento pluriennale da oltre 5 miliardi di euro. Mentre il Marocco, con lo stabilimento di Kenitra, si appresta a diventare un autentico polo produttivo, forse superiore per capacità a quelli europei.
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