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Scienza & Finanza

Exor Venture e Claris, così John Elkann cerca le medicine del futuro (anche per Fiat?)

L'alleanza della holding con la società torinese che ha già lanciato un fondo da 85 milioni di euro per il biotech

exor claris

Mirafiori è malata e John Elkann cerca la medicina. Sarebbe una battuta fin troppo facile, ma le strategie finanziarie del presidente di Stellantis, tramite Exor, non sembrano guardare più di tanto al settore auto. Adesso infatti è stata annunciata una nuova importante partnership che conferma, dopo l'acquisizione di Philips e diversi altri investimenti per esempio in Institut Mérieux, come il business del futuro possa essere nel settore medico, anzi biomedicale.

Ad agire è Exor Ventures, la divisione di Exor per l'attività di venture capital (ossia gli investimenti di capitale), che si è alleata con Claris Ventures, il primo operatore italiano specializzato sul biotech: da qui nasce LeverBio, non semplicemente una società di capitali e investimenti, ma una sorta di hub per arrivare a sviluppare farmaci innovativi in Italia, rivolgendosi anzitutto a ricercatori e centri di ricerca attivi nel Paese. L'iniziativa si focalizzerà inizialmente su programmi di sviluppo originati dall'ecosistema italiano, pur non escludendo la possibilità di collaborare con alcune delle università e centri di ricerca all'estero con cui Claris Ventures ed Exor Ventures hanno già collaborato in passato nel lancio di nuove società biotech.

"Siamo fiduciosi che, con la nostra partnership con Claris Ventures e il livello di ambizione insito nel dna di Exor, avremo un profondo impatto nel campo della ricerca farmaceutica e nello sviluppo di nuove cure", dice Noam Ohana di Exor Ventures. "Questa collaborazione rappresenta un passo importante nel nostro impegno a sostenere l'innovazione nel settore biotecnologico, in particolare in Italia", aggiunge Ileana Pirozzi di Exor Ventures.

Claris Ventures è una società con sede a Torino, fondata da Pietro Puglisi e Ciro Spedaliere assieme al ricercatore Michael Hodges. Nei suoi ancora pochi anni di attività ha già lanciato un fondo da 85 milioni per gli investimenti in ambiti biotech, fondo cui hanno preso parte la Compagnia di San Paolo, il ramo Venture di Cassa Depositi e Prestiti e la Finde, holding della famiglia Denegri, vale a dire Diasorin

Ciro Spedaliere e Pietro Puglisi

"L'obiettivo primario - spiega Pietro Puglisi - è accelerare lo sviluppo di nuove soluzioni farmacologiche nelle aree terapeutiche a più alto bisogno clinico, posizionandoci al fianco dei ricercatori fin dalle fasi iniziali e facendo leva su sinergie scientifiche e operative, messe a disposizione dai nostri due fondi di investimento". 

Il primo passo di LeverBio è una call, aperta soprattutto a ricercatori e gruppi italiani, che possono presentare idee e progetti da sviluppare sul portale www.leverbio.com ma per il futuro non è esclusa la collaborazione con università e gruppi di ricerca anche all'estero. 

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