l'editoriale
Cerca
L'INTERVISTA
08 Giugno 2024 - 07:00
Il prefetto di Torino, Donato Giovanni Cafagna
«Mi ha emozionato vedere il nastro continuo che trasportava il materiale elettorale verso i camion e, da lì, nei vari seggi. Nella mia carriera ho lavorato in molti territori e riscontro una particolare efficienza della macchina elettorale torinese». Così il prefetto di Torino Donato Giovanni Cafagna, alla vigilia delle elezioni che si terranno l’8 e il 9 giugno per il Parlamento europeo, la giunta e il presidente regionale. La Prefettura si occupa di gestire le operazione di voto anche per i 203 comuni della provincia, di cui otto sopra 15mila abitanti (Chieri, Collegno, Giaveno, Leini, Piossasco, Rivoli, Settimo Torinese e, per la prima volta, Vinovo) chiamati a votare per il Comune.
Prefetto, è tutto pronto?
«La macchina organizzativa è in marcia da tempo. Stiamo lavorando tutti perché venga garantito nel modo più efficiente possibile il diritto di voto. Abbiamo costituito un ufficio ad hoc che si occupa delle elezioni che riguardano la Città Metropolitana di Torino».
I seggi aprono oggi alle 15. Le schede sono in viaggio. E’ tranquillo?
«Direi di sì, già dalle 7 di domani mattina i seggi saranno vigilati dalle forze dell’ordine, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e vigili urbani. Si contano 2.312 seggi nella città metropolitana di Torino, di cui 919 nel capoluogo».
Parliamo di novità. Per la prima volta alle elezioni Europee voltano anche i fuori sede.
«Esattamente, è una disposizione nuova, introdotta da una legge del Marzo 2024. A Torino riguarda 4.266 studenti fuori sede».
E come funziona il voto per loro?
«Sono stati allestiti 5 seggi speciali. Le sezioni sono state selezionate in base alla propria Circoscrizione di residenza. Facciamo un esempio per essere più chiari: un residente al Sud che vota da fuorisede a Torino, risulterà per negli elenchi delle Circoscrizioni del Sud. Allo stesso modo, i residenti delle Regioni del centro voteranno per la Circoscrizione Centro».
Veniamo ora ai piccoli comuni. Se l’astensione sarà alta, si rischia che molti non raggiungano il quorum. Scatta in automatico il commissariamento?
«Iniziamo al dire che sono 45 i Comuni della Città metropolitana in cui si è presentata una sola lista. Perché le elezioni siano valide, laddove c’è una sola lista, è necessario che partecipino al voto il 40% degli aventi diritto. E che siano conseguiti il 50% dei voti validi, altrimenti si deve ripetere la procedura elettorale. Nelle more di questa, verrà nominato un Commissario che garantirà comunque la continuità dell’azione».
È una condizione che vi preoccupa?
«È successo in passato che in qualche Comune non sia stato raggiunto il quorum necessario per la validità delle elezioni. Diciamo che abbassare la soglia al 40% agevola il processo».
Per approfondire leggi anche:
Qualche dato, quanti piemontesi sono chiamati al voto?
«Per le Elezioni europee, nelle 4.795 sezioni allestite in tutta la regione, sono chiamati al voto 3.540.937 cittadini piemontesi, di cui 1.810.000 nella provincia di Torino. Per le Regionali, si contano 3.621.050 cittadini, di cui 1.851.681 nella provincia di Torino. Si ricordi che, per le Regionali, gli aventi diritto al voto sono in numero maggiore perché sono compresi anche gli Aire residenti nei Paesi dell’Unione Europea che, al contrario, per le europee votano nel Paese Ue di residenza presso i consolati. Infine, per le Comunali sono chiamati al voto 588.405 elettori».
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..