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Automotive
18 Giugno 2024 - 12:00
Via il marchio Fiat dalla 500e. E' clamoroso quanto sta succedendo in questi giorni dalle parti di Stellantis, tanto che la novità ha creato non pochi interrogativi tra analisti, appassionati e professionisti della comunicazione. Dalla 500e, l'elettrica prodotta a Mirafiori, infatti sono spariti sia il brand Fiat al posteriore, sia il logo "500" sul frontale. Ma cosa vuol dire?
Partiamo da questo video che potere guardare di seguito: si tratta di un breve spot diffuso da Stellantis per la "Fiat No Logo". La protagonista è assolutamente lei: nel classico colore che era stato usato per il debutto ufficiale e che distingue anche l'esemplare da tempo in esposizione sulla scalinata degli Enti Centrali di Mirafiori.
La vetturetta fila via elegante lungo una strada costiera, ma sul muso e sul posteriore si vedono i buchi lasciati dalla rimozione dei loghi. La voce fuori campo spiega quello che sta accadendo (e anche a chi ci si rivolge).
"Se quest'auto non avesse un logo, se non avesse un nome, se non avesse una bandiera, se non avesse nulla che dica chi sia, o da dove venga, la riconoscerebbero comunque a tutti". Riferimenti a nome e bandiera sembrano diretti alle polemiche dell'Italian Sounding, con Stellantis che - forse troppo frettolosamente - ha cambiato il nome dell'Alfa Romeo Milano (ma fabbricata in Polonia) in Junion. Poi, è arrivata la grana delle Fiat Topolino sequestrate nel porto di Livorno perché la bandierina sui parafanghi la qualificherebbe come Made in Italy, mentre lo stabilimento è in Marocco. A quel punto, da Stellantis hanno deciso di rimuovere la bandierina tricolore anche dai paraurti della nuova 600, anche lei fabbricata in Polonia.
E adesso, questo spot di rottura - assomiglia a quella decisione di qualche anno dei produttori di Barolo che, in lite sulle norme per la denominazione in un territorio troppo ristretto, avevano lanciato il Barolo No Name, peraltro eccezionale - che sembra rivolto al governo, con cui le lite non si sono assolutamente ricomposte. Un messaggio per rivendicare la propria italianità, particolarmente importante quest'anno che si celebrano i 125 anni dalla fondazione di Fiat.
"Perché quando un'auto ha un design iconico e rappresenta da sempre la gioia di vivere, non può che essere italiana, non può che essere una Fiat" conclude la voce, prima di lasciare spazio al marchio colorato dal tricolore e la scritta orgogliosa "Prodotta a Mirafiori". Dove, in effetti, la produzione è ripartita a giugno, anche per via dell'allestimento speciale Mirafiori della cabrio, in attesa di avviare le linee per la nuova 500 ibrida, i cui numeri dovrebbero risollevare i destini dello stabilimento.
Il tutto mentre, contemporaneamente, si svela la nuova Fiat Grande Panda concepita a Torino (e realizzata in Serbia) e si accende la catena di assemblaggio della T03 del socio cinese Leapmotor in Polonia, a Tychy, anziché a Mirafiori come da molti auspicato.
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