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LA POLITICA
20 Giugno 2024 - 17:37
Consiglio regionale
È tempo di traslochi ai piani alti del grattacielo della Regione Piemonte. Risolto (almeno in via ufficiosa) il rebus degli assessorati, ora si aspetta la proclamazione di Alberto Cirio da parte della Corte d’Appello e, entro dieci giorni, la presentazione della giunta. Per l’insediamento del consiglio invece è già stata opzionata una location d’eccezione: si farà alle Ogr il 15 luglio.
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Guardando dietro i nomi degli 11 che accompagneranno Cirio durante il secondo mandato da presidente, si intravedono gerarchie, giochi di potere e alcune - cocenti - delusioni. Fratelli d’Italia, come ci si aspettava, ha fatto il pieno di deleghe, portando a casa cinque assessorati e la vicepresidenza. La poltrona più importante (e la più scomoda), quella alla Sanità, è toccata all’ex sindaco di Casale, Federico Riboldi. «Serviva qualcuno facile da manovrare per il presidente» commentano a mezza voce i maligni. Niente da fare per il torinese Maurizio Marrone. Il campione di preferenze di Fdi ha visto sfuggirgli dalle mani, in un colpo solo, l’assessorato alla Sanità e anche quello alla Cultura. Comprensibile che risulti un po’ “attapirato”. Anche il suo pupillo Edoardo Cigolini, per cinque anni staffista di Marrone e ultimo nome del listino del presidente, non è stato ripescato come lui avrebbe voluto. Niente da fare neppure sul fronte della vice presidenza, affidata alla meloniana Elena Chiorino. Alla biellese (che, come è noto, gode della grande amicizia del sottosegretario alla Giustzia Andrea Delmatro) vengono affidate anche le deleghe al Lavoro e all’Istruzione. E così Marrone resta dov’è: a occuparsi di Welfare e stanze anti aborto. Cultura, Turismo e Sport vanno in capo all’ex vicesindaco di Novara Marina Chiarelli. Unica donna, insieme a Chiorino, in una giunta di soli uomini. Al capogruppo uscente di Fratelli d’Italia Paolo Bongioanni è toccata invece l’Agricoltura sottratta a Riboldi più il Commercio. Chiude l’elenco delle caselle occupate da Fratelli d’Italia quella della presidenza del consiglio, destinata a Davide Nicco.
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Veniamo agli alleati. Forza Italia vede riconfermati senza scossoni i due uscenti Andrea Tronzano al Bilancio e Marco Gabusi ai Trasporti. Su di loro non ci sono mai stati grandi clamori. Gli azzurri poi porteranno a casa anche uno dei due posti da sottosegretario, grazie all’inserimento di Claudia Porchietto (e qui finiscono le quote rosa della giunta e affini). Più complicata la questione leghista. Resta con un pungo di mosche l’assessore allo Sport e alla Sicurezza uscente Fabrizio Ricca, in questi giorni diventato papà. Per lui si prefigura il ruolo di capo gruppo del Carroccio. Al suo posto, entra l’ex presidente della Provincia di Alessandria Enrico Bussalino (forte di una vittoria schiacciante sul territorio che lo ha visto trionfare davanti ai due assessori Poggio e Protopapa). Per lui si immagina un dicastero che si occupi di autonomia differenziata e enti locali. Resta al suo posto invece Matteo Marnati all’Ambiente. Salvo anche il capo gruppo uscente Alberto Preioni (vicinissimo al segretario Molinari) a cui è stato affidato l’incarico di sottosegretario. Passa a riscuotere anche la Civica di Cirio: un posto va al cuneese ed ex sindaco di Busca Marco Gallo; l’altro, all’ex capo di gabinetto del governatore Gian Luca Vignale che si occuperà di personale e avvocatura.
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