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l'allarme

Torino invasa dal crack, il sindaco: «Questa droga è un'epidemia»

La preoccupazione di Lo Russo: «Serve intervenire dal punto di vista sanitario»

sindaco Lo Russo ok

Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo

A lanciare l’allarme, ora, è lo stesso Lo Russo. Che si dice molto preoccupato «non solo come sindaco, ma anche come cittadino di questa città». E la sua preoccupazione ha una parola ben precisa: crack. Sì, lo spaccio della cosiddetta “droga dei poveri”. Che sta diventando «una vera e propria epidemia», parole di Lo Russo, rilasciate nella consueta diretta-radio del martedì. «Una sostanza - ha detto il sindaco - che ormai sta dilagando anche tra i giovanissimi, che produce dipendenza molto rapidamente e aggressività. E questo è un tema complesso che si somma a una serie di questioni sulle fragilità sociali e psichiatriche, psicologiche di molte persone che vivono per strada».

Una dichiarazione, quella rilasciata da Lo Russo, che testimonia quella che ormai non è più solo una preoccupazione di associazioni, comitati - specie quelli delle periferie - e residenti. Ora anche la politica, nella persona del sindaco, esprime il suo timore e parla di «epidemia» in riferimento a quella droga, il crack, che crea in chi la assume le conseguenze più devastanti, sia a livello fisico che psicologico. «Attendo fiducioso l'insediamento della nuova giunta regionale - ha aggiunto ancora Lo Russo -. Ci relazioneremo per capire come si possa intervenire anche dal punto di vista sanitario». Infine per il sindaco «c'è un tema di salute mentale molto importante, molte persone hanno difficoltà e dobbiamo lavorare in maniera integrata. I nostri servizi sociali da soli non ce la possono fare, ma lavorando con Asl, con le forze dell'ordine, qualche elemento di contenimento di questi fenomeni ci può essere. Io sono per il lavoro di squadra e continueremo a lavorare con questo spirito. Non esiste una ricetta valida sempre e per tutte le aree della città, ma non dimentichiamoci mai che la prima sicurezza è quella sociale, di non far sentire nessuno da solo e in questa cornice il potenziamento dei servizi sociali e della rete sanitaria è essenziale».

Giusto la settimana scorsa, era stato lo stesso Lo Russo a “toccare con mano” i problemi di un quartiere dove purtroppo il crack dilaga: San Salvario. Rispolverando la famosa “sedia”, il primo cittadino aveva incontrato residenti e Casa del quartiere nell’aiuola Ginzburg, nota come “l’aiuola della droga”. Lo Russo aveva ascoltato le parole del direttore della Casa, Roberto Arnaudo: «Qui una volta girava solo cocaina. Da un anno c’è il crack, e a fumarlo sono ragazzi giovanissimi. E poi c’è l’eroina». Sulle possibili soluzioni, per il sindaco sono «da rivedere forme come “Strade sicure”. Meglio i presidi mobili, meno impattanti».

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