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Il Po parla finlandese? Ecco chi c'è dietro il progetto dei nuovi battelli elettrici

Assegnata la gara alla Mente Marine. I battelli saranno attivi dall’autunno del 2026

Un’azienda nautica finlandese dietro il progetto dei battelli elettrici sul Po

Un’azienda nautica finlandese dietro il progetto dei battelli elettrici sul Po

Dopo il naufragio di Valentino e Valentina è stato completato in questi giorni l’ultimo tassello del “progetto fiume”, con l’assegnazione del bando per la realizzazione dei battelli che torneranno a solcare il fiume a partire dall’autunno del 2026. L’azienda nautica finlandese Mente Marine si è aggiudicata la gara e fornirà imbarcazioni dal design innovativo e full electric - primo caso in Italia - dotate di sensori in grado di acquisire dati e informazioni sullo stato di salute del fiume durante la navigazione.

L’imbarcazione

L’imbarcazione sarà tipo catamarano, con doppio scafo in vetroresina e sovrastruttura in alluminio, con ampie vetrate per offrire una visuale completa. Il ponte superiore sarà parzialmente calpestabile, permettendo ai passeggeri di godere di una vista panoramica durante la navigazione. Il layout interno sarà flessibile e in grado di adattarsi a diverse configurazioni. Con una lunghezza di circa 15 metri, una larghezza di 5,5 metri e un peso di 15 tonnellate, l’imbarcazione avrà una capienza massima di 59 persone.

Le batterie da 130 kwh garantiranno un’ampia autonomia e tempi di ricarica ridotti, con due punti di ricarica situati ai Murazzi e alla darsena che verrà realizzata nella zona di Italia 61. Inoltre, la passerella mobile a poppa garantirà piena compatibilità con i nuovi attracchi previsti lungo il percorso. L’imbarcazione prevederà anche postazioni per le biciclette, integrando così la navigazione al sistema intermodale di modalità urbana leggera che si sviluppa lungo le sponde del fiume. L’accessibilità a bordo per le persone con disabilità sarà garantita dalla passerella mobile che si adatterà automaticamente ai vari approdi.

Nuova esperienza

Un progetto che non si limita a reintrodurre la navigazione sul fiume, ma punta a creare un’esperienza immersiva dell’ambiente fluviale, che verrà completata dal nuovo spazio a terra - il River Center - la cui realizzazione è in corso nelle arcate dei Murazzi. Sarà un hub di informazione e condivisione, pensato per raccontare e valorizzare il “sistema fiume” nel suo complesso. Il termine dei lavori per il River Center è previsto per la fine del 2024. «Presto, torinesi e turisti potranno vivere nuovamente questa esperienza, grazie a modalità innovative e immersive che metteranno in risalto lo stretto legame tra Torino e il suo fiume principale» così l’assessore al Verde, Francesco Tresso.

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