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L'intervista
07 Luglio 2024 - 09:03
Parchi, Ztl, Aerospazio: «Stiamo lavorando per potenziare i quartieri»
Pragmatico e preciso, capace di dare sostanza e voce alle esigenze dei circa 90mila cittadini entro i confini della sua Circoscrizione. Alberto Re, presidente della 4, ci aiuta a dare uno sguardo d’insieme a problemi e potenzialità dei quartieri San Donato, Borgo Campidoglio e Parella.
Presidente, partiamo dalle aree verdi. Molti dei suoi giardini nell’ultimo anno sembrano essere stati presi di mira dai vandali. Qual è oggi il loro stato di salute?
«Ci abbiamo investito molto (60mila euro nel 2023, aveva dichiarato ad aprile, ndr). Qui i casi noti sono di due tipi. In primo luogo vandalizzazione diretta dei giochi: per noia, dispetto, o per il semplice gusto di sfregiare spazi pubblici. In secondo, sono molto frequenti anche episodi indiretti, ovvero di utilizzo inopportuno delle aree: capita di ritrovare sedili di altalene rotti o rovinati da morsi canini, ad esempio. Qui non servono pattugliamenti serrati, è più un tema di relazione tra cittadini e buon senso».
Sempre a proposito di aree verdi, quali le iniziative previste per il parco della Tesoriera?
«Abbiamo in ballo due grossi interventi. Il primo sulla biblioteca della villa interna al parco, a cura degli uffici Cultura e Patrimonio. Sul parco, invece, è stato stanziato circa un milione di euro dal Pnrr per una serie di interventi che restituirà una nuova Tesoriera entro la prossima estate. Da una rinnovata e più ampia area cani, alla rifunzionalizzazione dei bagni, a nuovi arredi urbani».
Aree verdi, ma di altro tipo: gli orti abusivi di via Sostegno. Si è giunti a una mediazione con “gli ortolani”?
«Si, siamo tutti d’accordo - ortolani inclusi - sulla necessità di superare quest’area “grigia” e portare l’area alla legalità. Un’ipotesi sarebbe quella degli orti urbani, ma con i dovuti tempi, assicurandoci - nel caso - che ci siano i presupposti per la coltivazione. Tanti di loro li usano da anni, da quando li hanno in un certo senso “ereditati”. Liberarli per lasciarli incolti non è un’opzione che ci piace. Sarebbe, anzi, pericoloso. Rischierebbero di diventare discariche a cielo aperto. Abbiamo il dovere di dargli un indirizzo. Ed è quello per cui stiamo lavorando con la Giunta».
Sul recente annuncio della Ztl in Borgo Campidoglio, qual è stata la reazione della cittadinanza?
«Borgo Campidoglio è un piccolo gioiello ed ha tutte le caratteristiche per essere ancora più attrattivo. Per questo va curato. La ztl può portare più benefici che problemi, anche con le criticità del caso, tra cui spiegare ai residenti che avranno un permesso che ha un costo da sostenere, sebbene simbolico, come ha già chiarito l’assessora alla Viabilità Foglietta. Alcuni residenti l’hanno sfruttata per portare sul tavolo il tema dei parcheggi: ma non abbiamo generato meno parcheggi, è semplicemente un malcostume lasciare la propria auto in aree non idonee. Lo facciamo anche per tutelare gli stalli per i soggetti fragili!».
A tal proposito: ci sono altri interventi previsti a tutela delle persone vulnerabili?
«Sì, proprio in questi giorni è stato presentato un lavoro che è parte della missione 5 del Pnrr e distribuirà 16 milioni su tutta la città. Alla 4 c’è ad esempio l’edificio di via Salbertrand 57 che diventerà un punto di prima accoglienza. È il segno che finalmente si sta affrontando la cosa per quello che è: non solo un’emergenza, ma ormai un fenomeno strutturale».
Lo scorso novembre dopo il tour per la 4, Lo Russo ha parlato dell’importanza di puntare sui bisogni delle fasce più giovani per lo sviluppo del quartiere. Lo state facendo?
«Beh sì, in tanti modi. Non ultimo il bando YouToo, che ha dato propulsione agli spazi giovanili della città, sempre nell’ottica di curare ed includere le fasce di popolazione più deboli, riqualificando e arricchendo gli spazi di snodo solidale. Alla 4 questo ha consentito importanti fondi forniti al centro Bellarte e alla Cartiera».
Quali ritiene invece debbano essere i compiti della Circoscrizione?
«Sicuramente rispondere alle esigenze più dirette delle persone, come solo un ente decentrato può fare. Il tema è essere utile per i cittadini, raggiungere la popolazione e dargli informazioni corrette. Riuscire a calare dei servizi in una dimensione territoriale che si conosce in modo particolareggiato. Allo stesso tempo condividere esigenze, portare relazioni dall’alto verso il territorio».
Infine, quali le maggiori sfide della Circoscrizione oggi?
«Partecipare a una transizione ecologica che è oggi un’esigenza, in prima battuta. Clima e territorio devono andare di pari passo, per farlo vanno attivate politiche ampie, ovvio, ma si parte anche dal territorio. Ci sono poi alcuni vuoti urbani da colmare. Ad esempio la Spina è da tempo una ferita aperta per noi, uno spazio in cui mancano investimenti perché i lotti sono bloccati da anni. Si dovrebbe pensare un po’ più alle ricadute positive di nuove idee sul territorio. Anche la Città dell’Aerospazio può essere un’incredibile opportunità di sviluppo. Un progetto di anni di lavoro. Ma è importante che non sia la classica cattedrale nel deserto e che parli col territorio».
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