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Il progetto

Una piazza e un corridoio verso i Reali, così nel 2026 rinasce la Cavallerizza

Presentato a Palazzo Civico il progetto dell’architetto Cino Zucchi. Sarà un polo culturale, lavori in autunno

Una piazza e un corridoio verso i Reali, così nel 2026 rinasce la Cavallerizza

Una piazza e un corridoio verso i Reali, così nel 2026 rinasce la Cavallerizza

La Cavallerizza torna agli antichi fasti, riaprendosi alla città e dandole un nuovo accesso diretto ai Giardini Reali. Lo storico maneggio sabaudo, patrimonio Unesco dal 1997, dal passato altalenante - nell’ultimo ventennio messo all’asta senza offerte e poi incappato in un incendio doloso nel 2014 - sarà riqualificato entro il secondo semestre del 2026. Il progetto, già annunciato nel febbraio dello scorso anno, si arricchisce oggi di nuovi elementi, condivisi ieri pomeriggio nella seduta congiunta delle commissioni Commercio, Lavori pubblici e Cultura.

«Un obiettivo ambizioso, quello di Fondazione Compagnia di San Paolo - principale committente del lavoro - che richiederà circa due anni di cantieri a ritmo serrato, partendo da questo autunno», ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni.

Sorgerà una nuova area, denominata “piazzetta del Bagolaro” - dal nome dell’albero prossimo al suo passaggio - dove oggi ci sono fatiscenti impalcature ed erba incolta, che chiunque può “ammirare” dall’accesso di via Verdi 9. La piazzetta, ricavata demolendo una porzione delle cosiddette “Pagliere”, uno dei due lotti maggiormente interessati dall’intervento, fungerà da cerniera tra via Rossini - il cosiddetto Passaggio Chiablese - e i Giardini Reali, liberando un varco oggi inaccessibile. A raccontare il progetto è lo stesso Cino Zucchi, l’architetto vincitore del concorso indetto da Compagnia di San Paolo, Università degli studi di Torino e Città di Torino, che curerà i prossimi lavori.

«Sarà un ripristino conservativo, che valorizzerà la storicità del luogo», spiega Zucchi. Nuove pensiline negli ingressi degli spazi aperti: i “funghi” in bronzo, leggeri e autonomi. Riprofilazione altimetrica per sanare l’alto dislivello - di circa 3 metri - dall’ingresso di via Rossini. Ripavimentazione in diversi punti, per essere complanare e fruibile da persone con disabilità motorie. Isolamento termico e adeguamento alle misure di sicurezza, con la creazione di scale antincendio.

Questi gli ulteriori punti di un intervento definito storico dal Consiglio, che la città attendeva da tempo. E che si ripromette di preservare l’essenza del complesso. Una ricchezza poi inedita il fatto che la Cavallerizza abbia più funzioni e più utilizzi, in grado di garantire una gran diversificazione di attività offerte. Insomma, un vero tesoro attende di essere scoperto dietro le porte della sua cancellata.

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