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Il futuro dell'automotive

L'auto solare esiste e funziona (più o meno): ecco il test di Stellantis

Tra ritorno all'ibrido e nuove frontiere, il monito di John Elkann: "Il futuro è anche l'idrogeno"

Fiasco elettrico? Stellantis testa l'auto solare. Ecco come va

Auto elettriche o ibride? A Stellantis serve una nuova strada. Che sia l’idrogeno, come indicato da John Elkann, o che sia addirittura l’energia solare. Le ricerche del Gruppo, infatti, proprio di fronte alle difficoltà di una transizione che viene penalizzata dal mercato, come dimostrano anche i dati delle immatricolazioni di luglio, stanno puntando in direzioni clamorose. Vediamo in che modo.

Partiamo dai dati di fatto. Di fronte ai guai della Fiat 500e, che paralizza lo stabilimento di Mirafiori, l’ex Fiat ha deciso di introdurre il modello ibrido, con il vecchio motore termico. Stessa cosa per i venti modelli in uscita quest’anno: avranno tutti una versione ibrida, che a differenza della full electric - troppo legata a incentivi di vario genere - il mercato sta premiando per la sua duttilità (e costi inferiori). Anche la Maserati Gran Turismo, dopo le voci di scorporo o cessione del marchio, avrà una versione con motore a combustione interna.

Quanto basta per far capire che Stellantis ha difficoltà evidenti nei suoi obiettivi di decarbonizzazione e di mobilità pulita, nel cuore del piano industriale Dare Forward 2030. E qui arrivano le parole di John Elkann, nell’intervista rilasciata l’altro giorno a Cnbc, del gruppo Class: «Bisogna avere l’ambizione di assicurarsi di operare in un ambiente decarbonizzato e di affrontare delle sfide, come nel nostro caso, per esempio, trovare veicoli che siano più decarbonizzati possibile. Ma anche nuove tecnologie, come l’idrogeno».

Punto di poca sintonia con il ceo Tavares, però, che alle batterie all’idrogeno per le auto elettriche crede ancora poco, forse perché la tecnologia è ancora lontana dai risultati. C’è però la scommessa del fotovoltaico, dell’energia solare. E la divisione Stellantis Tech & AI ha dato dimostrazione di questi esperimenti.

C’è un video, pubblicato su Linkedin, che mostra l’esperimento effettuato. In pratica, dopo quattro anni di lavoro, i tecnici sono riusciti a realizzare un tetto in policarbonato in grado di agire come un pannello solare e garantire abbastanza energia per muovere un veicolo. Soprattutto grazie al sistema di cablaggio e di trasmissione dell’energia, il vero risultato del lavoro. In questo caso a muoversi (lentamente) è una Citroen Ami, il quadriciclo elettrico gemello della Fiat Topolino.


Per ora il veicolo non fa molta strada: in media, si dice nel video, 5 chilometri a Parigi, 7 o poco più a Siviglia, meno di 5 a Monaco di Baviera. Qualcosa di più nella stagione estiva. Insomma, la strada sembra davvero lunga. Ma è qualcosa che vale più di una semplice curiosità ingegneristica.

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