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Il caso

Telecamere e maggiore illuminazione, le proposte per rilanciare l'aiuola dello spaccio

C'è già una bozza di progetto. E i cittadini sperano nel recupero della Ginzburg

Aiuola Ginzburg

L'aiuola Ginzburg

Continuano a chiedere un San Salvario più sicuro i cittadini del quartiere, dopo l’esposto alla procura lo scorso novembre per via dei sempre più frequenti episodi di violenza e spaccio nell’aiuola Ginzburg. Nonostante crescano sia l’attenzione pubblica che le iniziative di inclusione sociale, grazie al costante presidio della Casa di Quartiere, il degrado fa da padrona nell’aiuola della droga.

Così, dopo la recente azione di crowdfunding che vi ha portato nuovi arredi urbani, e il progetto YouToo - finanziato con fondi Pui - che ha devoluto 85mila euro in favore delle attività giovanili, prossimi step potrebbero essere chiusura notturna e telecamere. A svelarlo è l’assessore alla Sicurezza Marco Porcedda, nell’ultima riunione in Sala Orologio. «Una bozza di progetto c’è già - ha spiegato -. L’obiettivo è ottenere la sponsorizzazione del programma europeo Horizon 2020 e garantire le risorse per un impianto di videosorveglianza e una migliore illuminazione», ha aggiunto l’assessore.

Un’emergenza a 360 gradi nell’area verde, dove si profila anche l’abuso di una nuova sostanza dalle Filippine, la shaboo, ancora più a buon mercato, e quindi pericolosa. «Al quarto atto presentato, al di là delle promesse servono interventi», il monito del consigliere Torino Bellissima Pierlucio Firrao.

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