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SICUREZZA

Controlli a tappeto dei carabinieri sul lavoro sommerso a Torino e provincia: sanzionate sei attività commerciali

L’operazione ha avuto anche un risvolto positivo per i lavoratori: le posizioni irregolari sono state regolarizzate, con il pagamento da parte dei datori di lavoro delle contribuzioni e retribuzioni non versate

Controlli a tappeto dei Carabinieri sul lavoro sommerso a Torino e provincia: sanzionate sei attività commerciali

L’intensificarsi dei controlli sui luoghi di lavoro ha portato i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, con il supporto dell’Arma Territoriale, a svolgere una vasta operazione di verifica sul rispetto delle normative in materia di salute, sicurezza e regolarità contrattuale. Dal 1 agosto, 27 attività di vario genere sono state ispezionate su tutto il territorio della provincia di Torino, con particolare attenzione alla città capoluogo e alle aree montane soggette al turismo estivo.

L’attività investigativa ha messo in luce diverse situazioni di irregolarità. Sei attività commerciali tra ristoranti, bar, pub e aziende agricole sono state sanzionate, e su 12 posizioni lavorative verificate, tre sono risultate irregolari. Un caso emblematico riguarda un’azienda agricola situata nell’alta Valle di Susa, dove un lavoratore in nero era impiegato per il governo del bestiame al pascolo.

Nella città di Torino, due bar sono stati colpiti da provvedimenti particolarmente severi. Il titolare di uno di essi ha subito la sospensione dell’attività imprenditoriale per aver impiegato un lavoratore in nero, superando il 10% della forza lavoro presente in maniera irregolare. Un altro bar è stato sanzionato per l’utilizzo di sistemi di videosorveglianza non autorizzati, violando le norme sulla privacy e il controllo dei lavoratori. Le operazioni di controllo si sono estese anche alle località di montagna della provincia, con un occhio di riguardo per le aree turistiche. Qui, due locali, bar e pasticcerie, sono stati scoperti ad impiegare lavoratori in nero e ad utilizzare impianti di videosorveglianza non autorizzati per il monitoraggio occulto del personale. In Alta Valle Orco, inoltre, un esercizio di ristorazione è stato temporaneamente chiuso per mancanza del Documento per la valutazione dei rischi, segnalando così la situazione alle autorità competenti.

L’operazione ha avuto anche un risvolto positivo per i lavoratori: le posizioni irregolari sono state regolarizzate, con il pagamento da parte dei datori di lavoro delle contribuzioni e retribuzioni non versate, oltre alle sanzioni previste. Il totale delle sanzioni amministrative comminate ammonta a 21.500 euro.

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