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Economia & Finanza

I libri cura dell'anima? Non basta: De Agostini si lancia nel Big Pharma

Acquisito il 100% di Content Group. Le parole dell'amministratore delegato Marco Sala

I libri cura dell'anima? Non basta: De Agostini si lancia nel Big Pharma

I libri come medicina per lo spirito e la mente? Senza dubbio, ma se non bastano ecco che si pensa anche al corpo. La DeAgostini, infatti, sorprende e si lancia nel campo farmaceutico con un investimento per ora "segreto".

A dare la notizia è Aksìa, società di gestione del fondo Aksìa Capital IV socio di maggioranza di Content Group, una società di sviluppo e manufacturing del settore farmaceutico: il fondo e la De Agostini S.p.A., controllata delle famiglie Boroli e Drago, hanno firmato un accordo vincolante per l’acquisizione da parte di quest’ultima del 100% di Content Group.

Content è attivo nella produzione conto terzi di medical devices e prodotti farmaceutici nei segmenti oftalmico e inalatorio ed è formato da due rami: la COC Farmaceutici, azienda fondata nel 1990 focalizzata principalmente nella produzione di dispositivi medici, e la Tubilux Pharma, società storica con oltre 80 anni di attività nello sviluppo e produzione di prodotti farmaceutici. Con tre stabilimenti produttivi a Rovereto sul Secchia (MO), dove ha la sede principale, Sant’Agata (BO) e Pomezia (RM), Content prevede nel 2024 un fatturato di oltre 100 milioni di euro con una quota export superiore al 50%.

In attesa delle autorizzazioni per il perfezionamento dell'operazione, De Agostini non rende nota la cifra investita per l'acquisizione. Può sorprendere il lanciarsi in un ramo così diverso dall'editoria, ma in fondo da tempo il Gruppo ha molto diversificato i suoi investimenti, dall'ambito finanziario a quello del food, ai media e al gaming

Per Marco Sala, amministratore delegato di De Agostini, “L’acquisizione di Content Group è coerente con la strategia di investimento di De Agostini, che punta su aziende industriali italiane a forte vocazione internazionale, con buona generazione di cassa, elevate prospettive di crescita e un management team solido e competente. Si tratta di un investimento di controllo, in un settore - quello farmaceutico - che abbiamo studiato a fondo in questi mesi, nel quale l’Italia esprime posizioni di assoluta eccellenza a livello europeo e che è sostenuto da favorevoli macro-trend strutturali”.

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