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Il fatto

«Cercasi coperture per le scale mobili della metro». E l'assessore ne chiede 50 nuove

L'Ad di Gtt: «Al vaglio nuove strategie, con me la situazione è migliorata». Ma dalla minoranza solo critiche

Scale mobili della metro fuori servizio

Scale mobili della metro fuori servizio

 Coprire le scale mobili esterne, per dimezzare i disagi per la cittadinanza e i costi per la manutenzione. E’ questa l’idea che l’amministratrice delegata di Gtt, Serena Lancione, ha portato in Comune di Torino, come risposta agli attacchi (arrivati persino dal sindaco) sulla malagestione della metropolitana. In primis i disservizi patiti il 2 settembre dai torinesi, che dopo un mese di stop causa cantieri si sono trovati di fronte a una trentina di impianti guasti. Problemi poi proseguiti nei giorni a seguire, tra fermi e piccoli stop.

Tasso di funzionalità 

«L’età media dei nostri impianti è alta - ha proseguito l’ad -, ma il tasso di funzionalità a luglio 2024 è stato dell’86% per le scale esterne e del 95% per quelle interne. Numeri che non mi sembrano così negativi. Eppure quando sono arrivata in Gtt la situazione non era questa, anzi. Abbiamo salvato l’azienda dal default, per questo non voglio che si parli di commissariamento». Critiche arrivate - nell’ultima settimana - sia dai consiglieri d’opposizione, sia dalla maggioranza: anche l’assessora alla Viabilità, Chiara Foglietta, non ha risparmiato qualche frecciata pur sostenendo - ieri pomeriggio - «la necessità di acquistare 50 scale mobili nuove e la voglia di vedere gli impianti funzionare al 100%. Solo in quel momento sarò felice».

Come coprirle

Intanto si studierà come coprire le scale esterne. «Nel 2023 sono stati stanziati 600mila euro in più per interventi e per mitigare questa situazione - ha concluso Lancione -. Mentre per le coperture bisogna essere sinceri: si possono usare sistemi in plexigas, dal costo contenuto, o coperture dai costi faraonici». Solo per l'acquisto di una scala mobile si parla di una spesa di 250mila euro, a cui vanno aggiunti i costi di progettazione ed installazione.

Per il capogruppo di Torino Libero Pensiero, Pino Iannò è «una situazione allucinante» lanciando una stoccata su una possibile privatizzazione di Gtt. Pierlucio Firrao, vice capogruppo di Torino Bellissima, ha parlato «di dati, snocciolati da Gtt, in controtendenza con i fatti». Per Ferrante De Benedictis (Fdi) «l’aumento del biglietto deve garantire che i servizi funzionino».

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