l'editoriale
Cerca
Economia & Finanza
16 Settembre 2024 - 19:40
Il termine "extra profitti" non trova definizione nei vocabolari comuni in quanto rappresenta una nozione di natura morale, riferita a un guadagno ottenuto senza giustificazione meritoria. Storicamente, gli extra profitti si misuravano in contesti eccezionali, come durante i periodi caratterizzati da tassi di interesse negativi. Attualmente, il concetto degli extra profitti è tornato alla ribalta, in particolare per i ricavi delle grandi banche italiane.
"Non affermo che, in presenza di guadagni significativi, non si debba rispondere alle necessità emergenti, ma bisogna essere cauti rispetto a segnali potenzialmente fuorvianti", ha dichiarato Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, durante la presentazione a Torino del libro "Nelle tasche degli italiani", un'opera che esplora il tema del debito pubblico. In merito alla questione del debito, Gros-Pietro ha fatto riferimento alla "ricetta" proposta dal CEO della banca, Carlo Messina. "Per ridurre un debito pubblico considerevole, sono richiesti rigore e tempo," ha spiegato.
Il presidente ha poi menzionato una proposta avanzata da Messina stesso: "Per iniziare a diminuire il debito pubblico, Messina ha suggerito di valorizzare il vasto patrimonio immobiliare dello Stato e delle amministrazioni pubbliche, soprattutto quella parte che non è utilizzata e comporta solo costi." "Se si costruissero, con tutte le necessarie garanzie e sotto la supervisione della Corte dei Conti, una o più strutture finanziarie, come fondi di investimento che raccolgono capitali dal mercato e li utilizzano per acquistare questi beni dallo Stato, il vantaggio sarebbe duplice," ha concluso Gros-Pietro. "Si ridurrebbe il debito dello Stato, e al contempo, ciò che attualmente rappresenta solo un peso verrebbe trasformato in un asset capace di generare reddito reale", la motivazione.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..