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Il fatto

A Torino nord è scontro sull'abbattimento degli ultimi vespasiani: «Sono fatiscenti e sporchi, demoliamoli»

Maggioranza e opposizione distanti sul futuro dei vecchi bagni: «Vogliamo strutture più moderne e igieniche»

A Torino nord è scontro sull'abbattimento degli ultimi vespasiani:

A Torino nord è scontro sull'abbattimento degli ultimi vespasiani:

Dopo piazza Abba e via Anglesio, la Circoscrizione 6 torna alla carica per l’abbattimento degli ultimi due vespasiani rimasti sul territorio. Si tratta di due strutture collocate in via Boccherini, al parco Sempione, e nel piazzale del San Giovanni Bosco.

Le condizioni

Fatiscenti, sporchi e ormai inutilizzati: i vecchi vespasiani stanno per essere sostituiti da strutture più moderne e igieniche, ma il processo di demolizione ha finito per sollevare un acceso dibattito politico. «Vogliamo nuovi bagni a pagamento, più efficienti e meglio mantenuti» così la coordinatrice al Verde, Giulia Zaccaro.

«Speriamo nella demolizione di questi due vespasiani, - ha spiegato il coordinatore all’Urbanistica della 6, Enrico Scagliotti -. Speriamo nell’inserimento dei wc a gettoni, garantirebbero più igiene e cura». Il percorso verso la sostituzione dei vecchi vespasiani non sarà breve né semplice.

L'iter

La Circoscrizione 6 ha spiegato che l’iter burocratico richiede innanzitutto una richiesta ad Amiat per un preventivo dei costi, seguita da un confronto con l’assessorato all’Ambiente per approvare definitivamente il progetto. Non tutti, però, sono d’accordo con la proposta di demolizione. In Circoscrizione, la maggioranza e l’opposizione si sono scontrate apertamente sul tema. Esponenti del Partito Democratico, tra cui la capogruppo Isabella Martelli, hanno criticato l’idea, sostenendo che demolire i vespasiani priverebbe la città di servizi necessari. «Non ho visto piani dettagliati e sono contraria a togliere i vespasiani senza prima valutare la situazione reale. Dovremmo aumentare i servizi, non diminuirli», ha commentato Martelli.

Il wc chimico di via Boccherini

Che cos'è un vespasiano?

Il vespasiano è una struttura storica, diffusasi a partire dal XIX secolo in molte città europee, ideata per offrire servizi igienici pubblici, prevalentemente maschili. Questi piccoli edifici, spesso di forma cilindrica o rettangolare, furono originariamente pensati per rispondere alla crescente esigenza di bagni accessibili in spazi pubblici. Prendono il nome dall’imperatore romano Vespasiano, che impose una tassa sulle latrine pubbliche, trasformando così l'uso dei bagni in una fonte di reddito per l'impero.

Nel corso degli anni, il termine "vespasiano" è diventato sinonimo di servizi igienici pubblici all’aperto, generalmente essenziali e poco curati, spesso situati in zone strategiche come piazze, mercati o vicino a edifici pubblici. Se un tempo erano considerati utili e funzionali, oggi molti di questi bagni si presentano in condizioni di degrado, fatiscenti e maleodoranti, portando le amministrazioni locali a discuterne la demolizione o il restauro.

In diverse città italiane, come Torino, la discussione è aperta: alcuni propongono di sostituirli con strutture più moderne e igieniche, spesso a pagamento, mentre altri ritengono che il loro abbattimento comporti la perdita di un servizio pubblico indispensabile.

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