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La crisi dell'ex Fiat
01 Ottobre 2024 - 12:10
Dopo il lunedì nero di Stellantis, un'altra brutta notizia per i lavoratori dell'ex Fiat: a Mirafiori si prolunga lo stop produttivo alle Carrozzerie. Il Gruppo ha dato la comunicazione alle organizzazioni sindacali. Il motivo? "Persiste la mancanza di ordini legata all’andamento del mercato elettrico in Europa che è profondamente in difficoltà".
Un altro stop, dunque. Al momento le Carrozzerie di Mirafiori erano già ferme, uno stop produttivo che sarebbe dovuto durare fino a venerdì 11 ottobre. Invece, adesso lo stop è stato prolungato fino al 1° novembre. Una fermata che, seppur motivata dalla crisi di mercato - chiaramente visibile dal disastro in Borsa di tutti i maggiori costruttori -, rappresenta una mazzata per i lavoratori.
La crisi dell'elettrico, dunque, si riflette pesantemente sulla Fiat 500e, "nonostante la 500e nei primi 8 mesi dell’anno rappresenti il 40% delle vendite nel segmento EV delle city car (Segmento A) in Europa" come ricorda il Gruppo.
E mentre viene ribadito lo sforzo "di mantenere la produzione nei vari stabilimenti" e il fatto che a Mirafiori arriverà - a cavallo fra 2025 e 2026 - la nuova Fiat 500 Ibrida, negli ambienti sindacali c'è grande preoccupazione. "La situazione a Torino è sempre più preoccupante, aumenta la cassa e diminuisce il salario dei lavoratori, mettendo a rischio la tenuta sociale - spiega Luigi Paone, della Uilm -. Questo ulteriore stop alla produzione rende ancora più necessario e urgente un intervento del Governo per dare garanzie e stabilità agli impianti italiani. Come organizzazioni sindacali, dopo l'allarme lanciato il 12 aprile e il 12 giugno a Torino, torneremo a manifestare a livello nazionale il 18 ottobre per richiamare Stellantis e il Governo alla loro responsabilità sociale e riportare in Italia la produzione di modelli accessibili a tutti per rilanciare il settore.
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