Cerca

Economia & Finanza

Borsa, la mattinata nera di Stellantis: ecco quanto ha perso

Pesa il giudizio negativo degli analisti dopo il profit warning. I rischi per i prossimi mesi

Borsa, la mattinata nera di Stellantis: ecco quanto ha perso

Stellantis sempre più in basso in Borsa, dopo il crollo di lunedì. Il titolo è arrivato ai minimi da quasi due anni, conseguenza anche delle reazioni degli analisti al profit warning emesso nella giornata di lunedì. A mezzogiorno il titolo era a 11,8 con una perdita secca di oltre il 4%.

In un mese le azioni di Stellantis, secondo l'analisi di Teleborsa, hanno perso oltre il 20% e il 53,39% su base semestrale. La capitalizzazione, nella giornata di oggi, è a 35,9 miliardi all'incirca sugli stessi livelli del lunedì nero. Pesano i pareri negativi degli analisti. Teleborsa rileva che Barclays ha declassato il Gruppo presieduto da John Elkann da "Overweight" a "Equal-weight" e ha diminuito il prezzo obiettivo da 23 euro per azione a 12,5 euro per azione (-46%), dopo aver ridotto le stime EBIT 2024/25/26 rispettivamente del -45%/-37%/-33%.

"Francamente, siamo ancora sbalorditi dall'entità del taglio in così poco tempo" dicono da Barclay riguardo il taglio della guidance effettuata nella giornata di lunedì: "viene fatto notare - scrive Teleborsa - che la CFO Natalie Knight non aveva abbandonato la guidance sul margine EBIT a doppia cifra per il secondo semestre del 2024 fino al 23 settembre (rispetto al taglio implicito dell'80% dell'EBIT H2-24 del 30 settembre), sebbene avesse affermato che Stellantis avrebbe dato priorità a una riduzione delle scorte negli Stati Uniti rispetto al margine di profitto se avesse dovuto scendere a compromessi. Quindi, oltre a quello che il CEO Carlos Tavares ha definito un errore 'arrogante' che ha causato il problema, l'esitazione di Stellantis nell'adottare contromisure decisive l'ha ora raggiunta, con implicazioni estreme su EBIT e FCF a breve termine". Un taglio dell'EBIT di circa 7 miliardi di euro.



"Dalla nuova base del 2024 - ancora Teleborsa -, Barclays considera il 2025 come un anno di transizione/anno di ripresa prima di vedere di nuovo un livello più normalizzato dal 2026. Gli analisti non considerano 'inconcepibile' un free cash flow di 6 miliardi di euro nel medio termine".

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.